Una corsa che non finisce proprio mai Calabro, un anno e mezzo da favola

Leader / L'allenatore della Carrarese ha preso la squadra in crisi in C portandola alla salvezza in B

Mag 13, 2025 - 14:14
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Una corsa che non finisce proprio mai Calabro, un anno e mezzo da favola

I miracoli sembrano proprio non voler finire mai. Antonio Calabro aveva preso la Carrarese al quarto posto in Serie C, la fiducia era al minimo nell'ambiente, nel gennaio 2024: è passato un anno e mezzo, è arrivata una promozione abbastanza insperata ma soprattutto la salvezza in B, una categoria che avrebbe potuto provocare vertigini e che invece è stata mantenuta quasi con facilità. Onore e applausi quindi per Calabro, il cui bilancio al momento è perfino riduttivo definire positivo. Considerando solo le partite giocate in casa la Carrarese sarebbe in zona playoff: quarta, addirittura, con 35 punti, in questa speciale classifica. Un rendimento che va a compensare l'inevitabile difficoltà al momento di giocare lontano dallo Stadio dei Marmi. Non c'è dubbio che la salvezza sia stata costruita tra le mura amiche e il fatto di esserci riuscita addirittura con una giornata di anticipo rende davvero speciale la stagione dei toscani. Una stagione in cui per qualche settimana si è persino sognato un approdo ai playoff, ma per davvero e non solo considerando la classifica delle partite disputate in casa. Sarebbe stata veramente la ciliegina sulla torta. Mantenendo l'ossatura dei giocatori chiave in B e sfruttando la compattezza già dimostrata nello scorso campionato di C la Carrarese è riuscita a ribaltare tutti i pronostici che la davano come probabilissima retrocessa. Calabro però non poteva che proseguire nel percorso tracciato nella passata stagione, specie dopo aver ricevuto il settembre scorso la cittadinanza onoraria di Carrara. «Quando mi avevano contattato per la prima volta non stavo nella pelle e partii da casa a Lecce alle 5 di mattino per arrivare il prima possibile. Piano piano mi sono reso conto che la tifoseria, oltre a una squadra di marmo chiedeva qualcosa in più». Pur senza conoscere il significato della ruota, presente nello stemma del club, Calabro è riuscito a girare tutto a suo favore, meritandosi già così un posto tra le leggende della Carrarese.