Un burattino e 1.000 metri quadri di pura magia: ecco perché tutti stanno andando al nuovo museo di Pinocchio

C’era una volta un pezzo di legno, e adesso c’è un intero museo. Firenze rende omaggio al burattino più celebre al mondo con il nuovissimo Pinocchio Museum Experience, un progetto visionario che ha l’obiettivo di fondere letteratura, arte e tecnologia in un percorso altamente coinvolgente, pronto a conquistare adulti e bambini. L’iniziativa porta la firma...

Apr 5, 2025 - 09:56
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Un burattino e 1.000 metri quadri di pura magia: ecco perché tutti stanno andando al nuovo museo di Pinocchio

C’era una volta un pezzo di legno, e adesso c’è un intero museo. Firenze rende omaggio al burattino più celebre al mondo con il nuovissimo Pinocchio Museum Experience, un progetto visionario che ha l’obiettivo di fondere letteratura, arte e tecnologia in un percorso altamente coinvolgente, pronto a conquistare adulti e bambini. L’iniziativa porta la firma di Giunti Editore, in collaborazione con lo studio Trama, e si snoda attraverso un viaggio sensoriale che riporta in vita le avventure del celebre protagonista nato dalla penna di Carlo Collodi.

Un viaggio nel cuore della favola

Situato in via Ricasoli, a due passi dal Duomo, presso la storico Palazzo Gerini, il museo occupa uno spazio di ben 1000 metri quadrati trasformato in un’esperienza interattiva e coinvolgente. L’idea è quella di restituire a Pinocchio la sua casa d’origine, dato che fu proprio a Firenze che la storia prese forma e venne pubblicata per la prima volta nel 1883. Per dirla con le parole di Sergio Giunti, presidente del gruppo editoriale, l’obiettivo è “riportare il burattino dove tutto ha avuto inizio”.

Palazzo Gerini

Palazzo Gerini @pinocchioflorence.it

Il percorso espositivo è pensato per immergere il visitatore nelle ambientazioni più famose del romanzo: dal laboratorio di Geppetto al ventre del gigantesco pescecane, fino al Paese dei Balocchi e alla temibile Locanda del Gambero Rosso. Le stanze sono dei piccoli capolavori, uno spettacolo di luci, colori e suggestioni, arricchito dalle straordinarie illustrazioni di Tony Wolf e Teo Lupatelli, che danno nuova vita ai personaggi della storia. Un viaggio nella fantasia che, tra specchi magici, effetti speciali ed installazioni luminose, promette di lasciare a bocca aperta grandi e piccoli.

Collodi e Firenze: un legame profondo

Forse non tutti sanno che Carlo Collodi, il padre di Pinocchio, era fiorentino. Nato come Carlo Lorenzini, adottò lo pseudonimo dal nome del paese in cui trascorse l’infanzia, una frazione di Pescia. E proprio la Toscana ispirò molte delle ambientazioni del romanzo. Si dice, per esempio, che la Città di Acchiappacitrulli fosse una versione caricaturale della Firenze post-unitaria, mentre il leggendario Campo dei Miracoli, dove Pinocchio viene raggirato dal Gatto e la Volpe, potrebbe aver preso spunto da paesaggi della campagna toscana.
Pubblicato inizialmente a puntate nel 1881 con il titolo “La storia di un burattino”, il libro riscosse un successo travolgente, tanto da essere poi riedito in volume nel 1883. Oggi è il secondo libro più tradotto al mondo dopo la Bibbia, un fenomeno editoriale che attraversa le generazioni senza perdere il suo smalto, e Firenze, con questo nuovo museo, vuole rende giustizia ad una tale estraordinaria eredità.

Un’esperienza immersiva e interattiva

Come detto, il museo si propone come vera e propria esperienza interattiva. Lo studio Trama ha progettato il percorso con l’intento di stimolare tutti i sensi: scenografie immersive, videoproiezioni e installazioni multimediali catapultano il visitatore nel mondo di Pinocchio, facendo si che diventi esso stesso parte della storia. Un esempio? Il laboratorio di Geppetto permetterà ai bambini di “creare” il proprio burattino grazie a un’installazione interattiva, mentre nel ventre del pescecane si viene avvolti da giochi di luce e suoni che sapranno ricreare al meglio quel tipico senso di profondità e movimento delle onde del mare.

museo pinocchio 2

@pinocchioflorence.it

Non mancano le sezioni più didattiche, pensate per i bambini. E cosi avremo una mappa interattiva che illustra l’impatto culturale di Pinocchio nel mondo – dai film Disney alle innumerevoli reinterpretazioni artistiche e letterarie – mentre i laboratori creativi daranno modo ai più piccoli di sperimentare la magia della narrazione visiva, cimentandosi in illustrazioni e piccoli esperimenti di animazione. L’intento è chiaro: portare il messaggio del libro nel presente, rendendolo vivo e attuale.

Quanto costa e come visitarlo

Il museo ha aperto le sue porte il 22 febbraio e ha già catturato l’attenzione di visitatori e appassionati. Il percorso dura circa un’ora, con la possibilità di prenotare attività laboratoriali per approfondire il mondo del burattino più famoso di sempre.

museo pinocchio

@pinocchioflorence.it

Il costo del biglietto è di 14 euro per gli adulti e 10 euro per bambini e ragazzi dai 4 ai 17 anni (sono presenti diversi pacchetti per le famiglie, qui trovate le informazioni a riguardo).
L’acquisto dei biglietti si può effettuare direttamente presso il museo, tranne che nei weekend e nei giorni festivi (andranno acquistati online).
Per celebrare l’inaugurazione, Giunti Odeon ha organizzato anche una mostra dedicata a Pinocchio, curata dall’artista Fabio De Poli, che reinterpreta la storia attraverso collage e dipinti, in un dialogo tra passato e presente. Un’ulteriore conferma che, a oltre 140 anni dalla sua nascita, il burattino di legno continua a far parlare di sé.

Informazioni utili

Dove: Palazzo Gerini, Via Ricasoli 44, Firenze
Orari: tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00. Le visite hanno durata di circa 60 minuti
Sito web ufficiale: www.pinocchioflorence.it 

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