Ucraina, colpito il sistema elettrico delle ferrovie. Zelensky: “Oggi parlerò con Trump”. Meloni: “Garanzie Nato a Kiev svelerebbero il bluff di Mosca”
Witkoff annuncia negoziati di pace da domenica in Arabia. Presidente Usa smentisce la richiesta di Putin di fermare gli aiuti militari a Kiev. Ieri Putin si era impegnato a non attaccare le strutture energetiche ucraine: oggi ha rotto l’accordo

Roma, 19 marzo 2025 – Oggi Zelensky conta di parlare con Trump, intanto ha annunciato in una conferenza stampa a Helsinki la sua posizione sui negoziati che dovrebbero iniziare domenica in Arabia. “Vogliamo la fine della guerra il prima possibile – da detto – ma gli Usa dovrebbero supervisionare il rispetto del cessate il fuoco”. E questo perché, nonostante ieri Putin si sia impegnato con Trump a non colpire le infrastrutture energetiche ucraine, stanotte ha bombardato il sistema elettrico delle ferrovie di Dnipropetrovsk, nel centro dell’Ucraina. Zelensky è stato chiaro: “Non accetteremo il riconoscimento russo dei nostri territori occupati”.
Stanotte le forze russe hanno attaccato l'Ucraina, lanciando sei missili e 145 droni Shahed di fabbricazione iraniana. Secondo l’esercito ucraino, 45 droni hanno colpito Kiev. Colpite su regioni ucraine. Un morto e 3 feriti nell’attacco di ieri a Sumy.
Dopo due ore di colloquio, Putin ha rifiutato di sostenere un cessate il fuoco completo di 30 giorni. Trump sperava in una tregua come primo passo verso un accordo di pace permanente. L’alto rappresentante Ue, Kallas: “Della Russia non ci si può fidare”.
Intanto il presidente Usa ha smentito le dichiarazioni del Cremlino su una presunta richiesta di cessare completamente aiuti militari e forniture di intelligence a Kiev. “No, (Putin) non ha chiesto nulla: abbiamo parlato di molte cose, ma non di aiuti”, ha detto Trump.
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