Sparo di Capodanno, processo a Pozzolo: giudice nega oblazione. Delmastro tra testimoni
Nelle prime ore del 2024 un proiettile colpì uno dei partecipanti a una festa appena terminata presso la Pro Loco del paesino di Rosazza, in provincia di Biella. Il deputato, al momento sospeso, è imputato per “porto illegale di arma comune da sparo” e “porto illegale di munizionamento da guerra”. La giudice ha rigettato la richiesta del suo avvocato di derubricazione dei reati e si dovrà quindi celebrare un dibattimento. Accolta la lista dei testimoni: c’è anche il sottosegretario alla Giustizia
Ha preso il via oggi (25 febbraio) il processo a carico del deputato - ora sospeso - Emanuele Pozzolo di Fratelli d'Italia, per la vicenda dello “sparo di Capodanno” a inizio 2024. Nelle prime ore dell’anno, un proiettile colpì uno dei partecipanti a una festa appena terminata presso la Pro Loco del paesino di Rosazza, in provincia di Biella. Emanuele Pozzolo, 40 anni il prossimo agosto, è imputato per “porto illegale di arma comune da sparo” e “porto illegale di munizionamento da guerra”. La giudice oggi ha negato l'oblazione, rigettando la richiesta del suo avvocato di derubricazione dei reati, e si dovrà quindi celebrare un dibattimento. È stata accolta invece la lista dei testimoni, tra cui c'è il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Rispetto al quadro iniziale, le accuse per Pozzolo sono più circoscritte: Luca Campana, il 31enne elettricista rimasto ferito, nei mesi scorsi ha ritirato la querela per lesioni dopo avere raggiunto un accordo economico. Mentre per le ipotesi di esplosioni pericolose e omessa custodia d'armi il parlamentare aveva chiesto e ottenuto l'oblazione, cioè il pagamento di una somma di denaro per azzerare il procedimento: si era dunque giunti a una sentenza di non luogo a procedere.
