Tutto quello che avreste voluto sapere sul brand ma non avete mai osato chiedere

Per quanto il Made in Italy sia amato da tutti, non basta essere italiani per avere successo Oltreoceano: per esportare in America (dove il marchio è più importante della qualità del prodotto) bisogna diventare americani agli occhi degli americani L'articolo Tutto quello che avreste voluto sapere sul brand ma non avete mai osato chiedere proviene da Economy Magazine.

Mar 21, 2025 - 01:40
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Tutto quello che avreste voluto sapere sul brand ma non avete mai osato chiedere

Il potere d’acquisto dei consumatori statunitensi è tra i più elevati. Ciò nonostante, il 20% delle aziende straniere che investe nel Nuovo Continente non supera il primo anno di attività. Spesso il fallimento è causato da strategie di branding inefficaci ma anche dal fatto che diamo per scontato che gli americani siano come noi, perché è così che li vediamo nei film e nelle serie TV. Incappiamo in quella che ci piace definire “the Netflix fallacy” (la trappola di Netflix): sono presenti ogni giorno sui nostri schermi, familiarizziamo con il loro modo di comportarsi… ergo, li conosciamo e li associamo a noi. Inoltre, sappiamo che amano l’Italia, i viaggi nel Bel Paese e i prodotti che ci contraddistinguono. Cosa potrebbe mai andare storto?

In realtà non è sufficiente essere italiani per avere successo oltreoceano; gli Usa sono un mercato sofisticato, dove il brand supera per importanza la qualità del prodotto. Se l’immagine che do alla mia azienda è in grado di fare breccia nel cuore degli americani il gioco è fatto, purtroppo anche a scapito di un bene qualitativamente migliore. Questo perché negli Stati Uniti il branding non è un optional ma un requisito imprescindibile, una voce di budget obbligata. Quindi, il primo consiglio che ci sentiamo di dare è di investire le giuste risorse economiche nell’immagine della propria azienda, cercando di renderla appetibile per gli States. I consumatori hanno aspettative elevate e pretendono sì la qualità, ma soprattutto la coerenza e l’autenticità con cui questa viene loro presentata. La semplice storia “tutta italiana” non basta proprio perché il cliente americano è informato, curioso, molto concreto e utilizza la tecnologia. Un brand di successo va costruito nei minimi dettagli e sono la sincerità e la coerenza di tutti i suoi elementi a renderlo davvero memorabile. Negli States, l’immagine non si limita a un logo accattivante o a uno slogan incisivo: serve una strategia che rifletta l’essenza dell’azienda e il suo posizionamento per renderla davvero competitiva. Per emergere in un Paese tanto ricco di opportunità quanto di sfide è essenziale adottare un approccio ben strutturato. Prima di tutto, bisogna tener presente che gli Stati Uniti rappresentano una delle economie più potenti al mondo, con un Pil stimato di 27,3 trilioni di dollari nel 2024 e pari a circa il 26% dell’economia globale. Perché, allora, un americano dovrebbe acquistare il mio marchio? Perché si contraddistingue, parla la stessa lingua del pubblico di riferimento ed è coerente in tutti i suoi aspetti, dalla pubblicità ai social media, dalla customer experience allo storytelling. Oppure perché la sua immagine coordinata trasmette valori autentici: ecco perché il mio prodotto funziona. Una comunicazione efficace e trasparente rafforza la fiducia del consumatore e aiuta a costruire una relazione solida con il brand.

Anche l’utilizzo strategico dei dati può fare la differenza: Concepto, il nostro dipartimento di branding, ha sviluppato un sistema basato su analisi predittiva e campagne mirate per un nostro cliente, favorendo un incremento del Roi del 30% in soli tre mesi. Questo perché l’integrazione tra branding e marketing ha permesso di comprendere meglio il pubblico statunitense e di ottimizzare le strategie in tempo reale. Altro elemento imprescindibile è la sostenibilità: una ricerca condotta nel 2024 da un’importante società di consulenza mostra che il 71% dei consumatori preferisce brand con un impegno autentico verso il green, che va comunicato in maniera incisiva. Mentre in Europa la tradizione può essere un punto di forza, negli Stati Uniti sono innovazione e praticità a fare la differenza. Adattarsi alle esigenze locali senza perdere l’identità del proprio prodotto è essenziale per conquistare il mercato. Da una nostra ricerca, la pubblicità digitale negli Stati Uniti è cresciuta del 15% nel 2024, raggiungendo i 320 miliardi di dollari. I social media sono una vetrina fondamentale per raccontarsi. Chi vuole davvero fare la differenza deve dunque abbandonare un po’ la tradizione italiana e mettersi nei panni di chi deve acquistare oltreoceano: si tratta di generazioni giovani, dall’elevato potere di acquisto, estremamente preparate e costantemente stimolate da uno dei mercati più potenti e competitivi al mondo. Per esportare in America bisogna diventare americani agli occhi degli americani.

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