Turismo, da tassa di soggiorno a imposta climatica: Grecia apripista
In Grecia arriva la tassa per i turisti sulla resilienza climatica e l'assicurazione obbligatoria per gli operatori: aumentano i prezzi delle vacanze.

La Grecia fa da apripista verso un nuovo concetto di imposta, più in linea con la transizione green, e introduce una nuova tassa per cercare di fronteggiare gli effetti dei cambiamenti climatici, soprattutto nella stagione caratterizzata da un maggiore flusso di turisti.
Si tratta della “Climate resilience tax”, ossia l’imposta sulla resilienza climatica che sostituirà la precedente tassa di soggiorno alberghiera, facendo incrementare le tariffe.
Il gettito extra servirà per supportare le vittime dei fenomeni climatici estremi e per coprire i costi della ricostruzione. L’importo della tassa varierà a seconda della stagione turistica, infatti da marzo a ottobre l’aumento previsto a notte passerà:
- da 50 centesimi a 1,50 per gli hotel a una e due stelle;
- da 1,50 a 3 euro per gli hotel a tre stelle;
- da 3 a 7 euro per gli hotel a quattro stelle;
- fino ai 10 euro per gli hotel 5 stelle.
La tassa riguarderà anche gli affitti brevi prenotati tramite le piattaforme, con un versamento pari a 1,5 euro a notte per appartamento e fino a 10 euro per le ville luxury.
Il Governo di Atene attiverà anche l’obbligo di assicurazione contro i disastri naturali per tutti gli operatori turistici, con un potenziale impatto sui prezzi per il consumatore finale.