Trump revoca i fondi per la ricerca Lgbtq+: solo a Nashville annullati progetti da 9,6 milioni

L’avversione della nuova amministrazione americana verso chi non si identifica nei generi maschile o femminile si sta trasformando in una crociata contro la comunità Lgbtq+, anche in ambito accademico. A fine marzo, nella sola Vanderbilt University, a Nashville, nel Tennessee, sono stati annullati i fondi pubblici alla ricerca scientifica sul tema per un totale di […] L'articolo Trump revoca i fondi per la ricerca Lgbtq+: solo a Nashville annullati progetti da 9,6 milioni proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 7, 2025 - 07:46
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Trump revoca i fondi per la ricerca Lgbtq+: solo a Nashville annullati progetti da 9,6 milioni

L’avversione della nuova amministrazione americana verso chi non si identifica nei generi maschile o femminile si sta trasformando in una crociata contro la comunità Lgbtq+, anche in ambito accademico. A fine marzo, nella sola Vanderbilt University, a Nashville, nel Tennessee, sono stati annullati i fondi pubblici alla ricerca scientifica sul tema per un totale di 9,6 milioni di dollari. Salute delle persone anziane non eterosessuali, prevenzione al suicidio nei minori, effetti del riconoscimento dei matrimoni gay, terapie di base: tutto questo non merita di essere studiato per Donald Trump. “Finora circa 400 progetti negli Stati Uniti sono stati interrotti, di cui 250 erano focalizzati su questioni Lgbtq+ – dice a ilfattoquotidiano.it la docente universitaria Tara Mckay, sociologa e direttrice dell’Lgbtq+ Policy lab della Vanderbilt –. Ne risente anche la ricerca di base per l’intera popolazione, se si taglia la diversità nella Scienza, si ostacolano per esempio trattamenti ormonali anche per pazienti con cancro alla prostata o al seno, o donne in menopausa”.

Il caso della Vanderbilt University– Nel giro di pochi giorni alla Vanderbilt, sono stati azzerati tre progetti relativi alla salute, ma in fasce di età differenti. Il primo era incentrato sugli anziani negli Usa: “Sappiamo che tendono a vivere diverse e peggiori condizioni di salute rispetto alle persone eterosessuali in età avanzata, e avevamo un fondo del National institute on aging per comprendere come stanno al livello mentale e fisico, per monitorare l’accesso alle cure e il declino cognitivo attraverso dei test”. Si tratta di persone che hanno vissuto gran parte dell’esistenza nei periodi in cui le cure per l’Hiv non erano ancora efficaci, l’emarginazione sociale aveva effetti sulla qualità di vita e le discriminazioni erano anche sulle retribuzioni professionali e le possibilità di carriera. Il secondo gruppo di ricerca era focalizzato sui giovanissimi: “Indagavamo la prevenzione del suicidio nei pre-adolescenti, quindi i minori tra i nove e i 12 anni, e negli adolescenti, cioè le fasce in cui questa tendenza sta crescendo”. Il terzo progetto riguardava gli effetti della legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso per la salute mentale.

Le conseguenze delle interruzioni– “Il nostro dipartimento continuerà a esistere, l’Università ci supporta, ma avremo molti meno fondi – spiega la sociologa – i progetti tagliati erano tutti nel primo anno di un finanziamento quinquennale e i gruppi di lavoro contavano fino a 40 persone, che non saranno più pagate”. Tra gli accademici il cui incarico è stato fermato all’improvviso dall’amministrazione Trump c’è Kirsty Clark, dottoranda e Assistant professor alla Vanderbilt University, assunta insieme ad altri quattro ricercatori per un progetto finanziato dal National institute of Health (Nih) con 2,5 milioni di dollari: “Il regime ha interrotto la sovvenzione – scrive Clark su LinkedIn –. Dall’inizio della mia carriera studio come comprendere e prevenire il suicidio nei giovani Lgbtq+, senza fondi non potremo monitorare i dati e non capiremo come evitare le morti”. Nello stesso post, Clark ha pubblicato un estratto della lettera ricevuta dal governo con le ragioni del licenziamento del suo team: “I programmi di ricerca basati sull’identità di genere – si legge – sono spesso non scientifici, hanno un ritorno sull’investimento poco identificabile e non fanno nulla per migliorare la salute di molti americani”. Secondo un rapporto Gallup pubblicato a febbraio 2025, quasi un americano su dieci si identifica come lesbica, gay, bisessuale, transgender o come diverso da eterosessuale, il 9,3% del totale. “Tagliare i fondi agli studi per la prevenzione significa danneggiare migliaia di famiglie che convivono con il suicidio di un figlio adolescente, o con le malattie di un parente Lgbtq+”, sottolinea Tara Mckay.

La situazione in Tennessee e la risposta Lgbtq+– Quella del Tennessee è una delle zone in cui la comunità Lgbtq+ subisce gli attacchi delle politiche conservatrici da più tempo. “Negli ultimi cinque anni – spiega la professoressa Mckay – lo Stato ha preso di mira in particolare chi ha scelto una transizione di genere, vietando ad esempio l’assistenza sanitaria ai transgender sotto i 18 anni, e ha fatto in modo che non si parlasse di temi Lgbtq+ nelle scuole”. Sempre negli istituti scolastici, il 20 marzo è stato approvato un provvedimento legislativo per separare i bagni in base al “sesso biologico immutabile”, escludendo le persone trans. In molti temono che questo sia un assaggio del futuro anti-inclusivo voluto da Trump, un modello che si sta spargendo per tutto il Paese. All’inizio dell’anno, per esempio nello Utah il governatore Spencer Cox ha approvato un disegno di legge che proibisce l’accesso agli alloggi universitari per le persone transessuali, e a poche settimane fa la Corte suprema, esprimendosi su un caso riguardante il Colorado, ha deciso che i governi locali possono autorizzare leggi che vietano la terapia di conversione per i bambini. “Il mondo Lgbtq+ si sta mobilitando – spiega la Mckay –, diverse organizzazioni legali che rappresentano i gruppi o che sostengono persone affette da Hiv, stanno intraprendendo azioni legali e la comunità è pronta a rispondere unita a questi attacchi”.

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