Trump firma un ordine esecutivo per alimentare l'AI americana con il carbone

Firmato un ordine esecutivo per sostenere i data center con energia fossile

Apr 10, 2025 - 08:18
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Trump firma un ordine esecutivo per alimentare l'AI americana con il carbone

Il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che segna una svolta netta e controversa rispetto alla transizione verso l'energia pulita, puntando invece su un ritorno massiccio al carbone per alimentare la crescita dell'intelligenza artificiale negli Stati Uniti.

La misura, parte di una più ampia serie di ordini esecutivi annunciati martedì con l'obiettivo dichiarato di rilanciare l'industria carbonifera, prevede l'apertura di nuovi giacimenti su terre federali, la designazione del carbone come "minerale critico" e l'uso dei poteri d'emergenza presidenziali per alleggerire le normative ambientali che da anni ne limitano l'estrazione e l'utilizzo. Ma l'aspetto più rilevante riguarda proprio l'AI: uno degli ordini firmati da Trump è infatti espressamente pensato per alimentare i sempre più energivori data center dell'intelligenza artificiale statunitense con "le nostre bellissime risorse di carbone pulito", come le ha definite il presidente durante la cerimonia ufficiale alla Casa Bianca.

UN PIANO FEDERALE PER MAPPARE LE INFRASTRUTTURE

L'ordine esecutivo incarica i Dipartimenti del Commercio, dell'Energia e degli Interni di condurre uno studio congiunto per individuare "dove le infrastrutture alimentate a carbone siano disponibili e adatte a supportare i data center per l'AI" e valutare se la soluzione sia sostenibile dal punto di vista economico.

"Abbiamo bisogno di fare l'AI, tutta questa nuova tecnologia che sta arrivando", ha dichiarato Trump martedì, aggiungendo che "ci serve più del doppio dell'elettricità che abbiamo oggi". La frase riassume perfettamente il cuore del problema: l'infrastruttura energetica americana, così com'è oggi, rischia di non reggere l'impatto della crescita esponenziale dell'intelligenza artificiale.

Un messaggio che è stato ribadito in modo pressante anche nel corso dell'udienza davanti alla Commissione Energia e Commercio della Camera, tenutasi il giorno successivo. Lì, testimoni come l'ex CEO di Google, Eric Schmidt, il vicepresidente esecutivo di Micron Technology, Manish Bhatia e il CEO di Scale AI, Alexandr Wang, hanno lanciato un monito chiaro: servono enormi quantità di energia, e servono subito.

L'EMERGENZA ENERGETICA DELL'AI

"Abbiamo bisogno di energia in tutte le sue forme. Rinnovabile, non rinnovabile, qualunque. Ma deve esserci, e subito", ha detto Schmidt nella sua testimonianza introduttiva, sottolineando come le richieste dell'AI siano tali da stravolgere gli equilibri energetici del Paese.

Un recente studio citato dalla Commissione prevede che entro la fine del decennio i data center potrebbero arrivare a consumare fino al 9,1% di tutta l'energia prodotta negli Stati Uniti. Un altro rapporto, menzionato da Bhatia, stima che il consumo energetico complessivo crescerà del 15% nei prossimi cinque anni — una cifra impressionante, considerando che negli ultimi decenni l'aumento medio annuo si attestava intorno allo 0,5%.

Secondo Bhatia, senza una strategia energetica che sfrutti più fonti per mantenere bassi i costi e garantire l'affidabilità dell'approvvigionamento, "gli Stati Uniti rischiano di perdere la leadership nell'intelligenza artificiale".


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