Tris di Cersosimo e Unamore: "Pronto per un giubbetto"

L’accoppiata trionfa a Bomarzo per Madonna del Piano. Terza volta consecutiva. Il fantino: "Dedico questo trionfo a mio nonno Antonio e alla mamma di Stefano".

Apr 28, 2025 - 03:58
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Tris di Cersosimo e Unamore: "Pronto per un giubbetto"

di Laura Valdesi

"Fradici e contenti". Descrive così Alessandro Cersosimo lo stato d’animo dopo la terza vittoria consecutiva, sempre con il cavallo Unamore, al palio di Bomarzo. Un tris che incorona lui e il mezzosangue di Stefano Vanni ’re’ di questa manifestazione. E che potrebbe aprire al fantino le porte della Piazza. Un successo arrivato dopo un’ora di mossa, con un cambio di busta che l’ha visto passare da dentro i canapi alla posizione di rincorsa. Gestita perfettamente da Cersosimo mentre all’interno c’era Caveau, montato dal giovane Diego Minucci (Poggio), che ha più volte forzato mettendosi in difesa. Alla fine anche Marco Bitti su Dreheer (Dentro) ha rimediato due ammonizioni dal mossiere Davide Busatti a cui sono stati necessari nervi saldi per gestire la partenza con la pioggia che già cadeva. Si è corso infatti sotto il diluvio.

Cersosimo, quando con il cambio della busta ti hanno messo di rincorsa cosa hai pensato?

"Che dovevo riorganizzare il palio, così è stato. Nel senso che c’erano delle parole che andavano rispettate, delle strategie. Una situazione particolare da gestire, visto anche quello che accadeva fra i canapi Tante cose di cui tenere conto".

Hai dimostrato di saperlo fare: pronto ormai per la Piazza?

"Sono una persona umile, ma è vero che sono riuscito a gestire quattro contrade, c’erano poi pro loco, sindaco, mossiere che giustamente pressavano per la tutela del palio e dei cavalli. Tutto è andato bene".

Quando l’ha data buona cosa è successo?

"Alla prima curva, subito dopo la mossa, ero dietro a Vincenzo Turco su Benito (Croci). Mi ha portato largo, in quello spazio si è infilato Minucci ma, in curva, poi è andato largo lui, per cui mi sono messo secondo dietro a Turco. So che è un cavallo bravo Benito ma non sempre precisissimo per cui s’è presentata l’occasione per passarlo dall’interno. Poi ho gestito".

Credevi nella possibilità del tris?

"Sì, certo. Ma era evidente che venivo qui con i favori del pronostico che comportano oneri e onori. Bisogna crederci".

Tre palii vinti di seguito, gli ultimi due nella stessa contrada, Madonna del Piano.

"Una bella soddisfazione. La seconda puoi avere fortuna ma la terza non viene per caso".

Con Unamore è davvero feeling.

"Il cavallo mi ha dato grandissime soddisfazioni, ringrazio Stefano Vanni che me lo fa montare. La gente di Unamore ha detto di tutto, in realtà ha solo bisogno di uno che si fida".

Cersosimo è pronto per debuttare in Piazza?

"Certo, serve solo qualcuno che mi dia fiducia. Aspetto l’occasione".

Questa volta a chi si dedica la vittoria?

"A mio nonno Antonio Cersosimo che è scomparso a metà gennaio e alla mamma di Stefano, che era venuta a mancare prima della cena della vittoria".

Unamore merita un regalo.

"Vero. Aspetto la fine della carriera del cavallo per fare un bel collage dei suoi successi. Deciderà lui quando smettere, per adesso mi sembra che non abbia voglia".

La Piazza gli è sempre stata preclusa.

"Eppure è adatto, lo potrebbe vincere alla grande il Palio vista la categoria di cavalli che ci sono in Piazza. Non gli manca nulla".