Traghetti Onorato, 34 mila biglietti regalati: tra i destinatari anche alti ufficiali e pm
Negli ultimi sei anni, le società del gruppo Onorato hanno distribuito quasi 34 mila biglietti gratuiti. Non a clienti fedeli o per promozione, ma a esponenti delle istituzioni: alti ufficiali della Guardia Costiera, magistrati, forze dell’ordine, prefetti. Un flusso costante di viaggi omaggio che, secondo la Procura di Genova, rappresenterebbe un sistema di “corruzione strutturata” […] L'articolo Traghetti Onorato, 34 mila biglietti regalati: tra i destinatari anche alti ufficiali e pm proviene da Economy Magazine.

Negli ultimi sei anni, le società del gruppo Onorato hanno distribuito quasi 34 mila biglietti gratuiti. Non a clienti fedeli o per promozione, ma a esponenti delle istituzioni: alti ufficiali della Guardia Costiera, magistrati, forze dell’ordine, prefetti. Un flusso costante di viaggi omaggio che, secondo la Procura di Genova, rappresenterebbe un sistema di “corruzione strutturata” costruito su favori, privilegi e aspettative di trattamenti di riguardo. A rivelarlo è Il Fatto Quotidiano, che ha avuto accesso agli atti dell’inchiesta.
I biglietti
I biglietti gratuiti sarebbero stati assegnati con una logica di ricompensa implicita. Secondo i magistrati, non erano semplici regali: i destinatari erano spesso direttamente coinvolti in controlli e decisioni strategiche per la compagnia. Il comandante generale Nicola Carlone, ad esempio, risulta tra i beneficiari, anche in periodi recenti in cui già ricopriva il vertice delle Capitanerie. Filippo Marini, oggi responsabile a Venezia, ne ha ricevuti 28. E non sono casi isolati: il vicecapo di gabinetto di Salvini, Roberto Isidori, compare con 64 viaggi. E poi prefetti, ufficiali della Guardia di Finanza, procuratori, funzionari pubblici.
Le indagini
L’episodio che ha fatto scattare le indagini è legato a un’ispezione a sorpresa sul traghetto Athara, nel 2020. La reazione interna alla compagnia fu immediata: mail nervose, pressioni, contatti con alti ufficiali per far “rientrare” la questione. Il traghetto sarà poi sequestrato: si sospetta una manomissione dei motori per aggirare le norme sulle emissioni.
Nel frattempo, gli omaggi continuavano: viaggi a familiari, sconti personalizzati, “carte Vip” che garantivano trattamenti esclusivi. In alcuni casi, gli uomini della compagnia parlano di veri e propri “clienti interni”, con battute tra il serio e il faceto che lasciano intendere quanto fosse consolidata questa pratica. A Civitavecchia, un capo nostromo sembrava gestire più biglietti che operazioni portuali.
Tutto questo mentre la compagnia era sull’orlo del collasso finanziario. Nel 2024, Vincenzo Onorato e i figli Achille e Alessandro hanno patteggiato per bancarotta fraudolenta. A salvare Tirrenia dal fallimento è stato l’ingresso del gruppo MSC.
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