Tim, piovono ipotesi di M&A: è il turno di Poste Italiane

Dopo Iliad e Cvc, spunta anche il gruppo italiano tra le pretendenti di un ‘posto al sole’ nel capitale di Telecom Italia e il titolo dell’ex monopolista continua a essere protagonista a Piazza Affari.

Feb 10, 2025 - 11:14
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Tim, piovono ipotesi di M&A: è il turno di Poste Italiane

Telecom Italia sempre al centro della scena con nuove indiscrezioni che dopo iliad e Cvc questa volta coinvolgono Poste Italiane.

Secondo fonti dell’agenzia Reuters, il gruppo italiano starebbe valutando un possibile investimento in Tim che andrebbe a rafforzare una possibile partnership commerciale, estendendo così la sua presenza nel campo delle telecomunicazioni dove opera con Poste Mobile.

Per il momento, spiegano le fonti dell’agenzia, non è stata ancora presa alcuna decisione e Tim non figura nell’ordine del giorno ufficiale di una riunione del consiglio di amministrazione di Poste convocata per oggi.

A Piazza Affari, intanto, con il FTSE MIB poco mosso (+0,10%), le azioni Tim aprono la seduta con un guadagno che arriva a superare l’1%, toccando 0,3061 euro, per poi ridurre i guadagni fino a scendere sotto la parità (-0,60%) dopo un’ora di contrattazioni. In calo le azioni Poste Italiane (-0,50%), scambiate a 14,505 euro.

Quanto ai conti 2024, attesi per il 12 febbraio, gli analisti si aspettano che Tim riporti un aumento dei ricavi annuali del 2,9%, a 14,46 miliardi di euro, con un ebitda in aumento dell'8,4% a 4,34 miliardi e una riduzione del debito a 7,35 miliardi.

Le indiscrezioni di queste ore seguono quelle di una possibile fusione Tim-Iliad Italia, con i francesi che avrebbero puntato l’ex monopolista dopo il fallimento del matrimonio con Vodafone Italia, dando mandato agli advisor Mediobanca, Boston Consulting Group e Lazard per preparare un’operazione di consolidamento.

Altre possibilità emerse in queste ore è la trattativa tra il fondo di private equity Cvc e Vivendi per il 24% di quota Tim detenuta dai francesi.

"Una ridda di ipotesi speculative, che dimostra a nostro avviso un rinnovato interesse per l'asset e la sottovalutazione delle attuali quotazioni del titolo", sottolineano gli analisti di EQUITA che confermando la raccomandazione ‘buy’ con prezzo obiettivo a 0,36 euro sul titolo Tim.

Per gli analisti di EQUITA una combinazione tra Iliad Italia e Tim "presenta rischi di tipo regolamentare (antitrust europeo) ma avrebbe sinergie significative e un potenziale impatto di market repair. Le percentuali di capitale indicate (65-35% ordinario o 72-28% totale) ci sembrano però poco coerenti con l'apporto di Ebitda di Tim rispetto a Iliad (90-10%) e con l'esposizione di Tim al segmento Enterprise (premiante rispetto al segmento Consumer)”.

Il coinvolgimento di Cvc (o di altri fondi) come compratore della quota di Vivendi nell'operazione Iliad per gli analisti della sim "potenzialmente rimuove l'incertezza legata all'atteggiamento di Vivendi, ma introduce un ulteriore tema di valutazione degli asset da conferire”.

Infine, “la combinazione alternativa con Poste Mobile non pone rischi regolatori, genera alcune sinergie industriali pur con un limitato consolidamento di mercato. Tutte le possibili operazioni a nostro avviso devono partire da una più corretta valutazione di Tim", conclude EQUITA.