Mps, Intesa Sanpaolo alza il target price. Bond rimborsato in anticipo
Gli analisti della banca torinese ritengono che la guidance 2025 di Siena risulti superiore al consenso ma criticano l’ops su Mediobanca in quanto la maggior parte dei benefici andrebbe agli azionisti di Piazzetta Cuccia.

Fiducia da Intesa Sanpaolo su Banca Monte dei Paschi dopo i conti nonostante le critiche sull’operazione Mediobanca lanciata a fine gennaio.
Intesa Sanpaolo ha alzato da 6,8 a 7,3 euro il prezzo obiettivo sul titolo Mps, confermando la raccomandazione ‘buy’. Gli analisti dell’istituto evidenziano come “la guidance sul 2025 sia stata superiore al consenso”.
Oggi le azioni Mps scambiano a 6,336 euro, in calo di circa mezzo punto percentuale, sottoperformando leggermente l’andamento del FTSE MIB, mentre la quotazione di Mediobanca resta ferma a 16,435 euro.
Nei giorni scorsi da Intesa Sanpaolo spiegavano a Il Sole 24 Ore che l’operazione con Mediobanca punta a creare il terzo gruppo bancario italiano mettendo insieme modelli e attività di business differenti.
L’aggregazione, precisa il report della banca torinese, permetterebbe di accelerare l’utilizzo dei crediti fiscali sulle perdite pregresse di Mps per ridurre la tassazione sugli utili della nuova entità, “il net present value dei Dta (deferred tax asset) salirebbe da 1,5 a 2,1 miliardi, ma il 60% dei benefici andrebbe agli azionisti di Mediobanca nell’entità combinata, lasciando agli azionisti del Monte solo 0,8 miliardi di valore rispetto agli 1,5 miliardi di cui disporrebbero su base stand alone. La visibilità sulle sinergie, sostengono inoltre, è limitata dall’assenza di sovrapposizioni e di azioni di ristrutturazione”, scrivono da Intesa.
Intanto, torna ad allargarsi la differenza che alla Borsa di Milano separa la capitalizzazione di Mediobanca dal corrispettivo in azioni offerto da Mps, con l'offerta che risulta oggi a sconto di circa il 10%. Attualmente il gap supera adesso 1,48 miliardi di euro, quindi ne servirebbe circa il doppio in contanti (circa 3 miliardi quindi) per garantire un premio agli azionisti.
Oggi, intanto, Mps ha reso che il prossimo 2 marzo eserciterà l’opzione di rimborso integrale in via anticipata dell’obbligazione di tipo Senior denominata “€ 750,000,000 000 Fixed to Floating Rate Callable Senior Notes due 2 March 2026” e avente codice ISIN XS2593107258.
La mossa, spiega la nota dell’istituto, in linea con il funding plan, è stata decisa dopo aver ricevuto l'autorizzazione del Single Resolution Board, e corrisponde a quanto previsto dai termini e condizioni indicati nei Final Terms datati 28 febbraio 2023 e del Base Prospectus datato 16 gennaio 2023, come successivamente aggiornato.
“I titoli, interamente sottoscritti da investitori istituzionali”, prosegue la nota, “saranno rimborsati integralmente alla pari, insieme agli eventuali interessi maturati e non corrisposti alla data di rimborso opzionale”.
Il bond offre un rendimento effettivo a scadenza lordo del 5,83% oggi 10 febbraio 2025 ed era stata emessa a marzo 2023, ma, negli ultimi 2 anni il calo dei tassi BCE, unito alla gestione del debito, ha permesso a Mps di veder diminuire il proprio rischio emittente. L’operazione, allora, è legata alla possibilità di reperire capitali a tassi notevolmente inferiori rispetto al 2023.