Test F1 | Ferrari, Vasseur: “Abbiamo aperto una nuova strada per lo sviluppo, era necessario”
La Ferrari ha concluso i test in Bahrain con diversi punti interrogativi. Certamente, le condizioni atipiche avute in questi tre

La Ferrari ha concluso i test in Bahrain con diversi punti interrogativi. Certamente, le condizioni atipiche avute in questi tre giorni a Sakhir, con pioggia, freddo e vento non hanno aiutato i team a preparare al meglio la prima parte del mondiale, che ricordiamo partirà da Melbourne il prossimo 16 marzo. La Scuderia del Cavallino ha terminato anzitempo il suo programma oggi pomeriggio, dopo che Hamilton aveva abbozzato una simulazione passo gara tutt’altro che esaltante. Ovviamente ogni discorso va fatto al netto di carichi di benzina, mappature motore e zavorre applicate sulle monoposto, ma è chiaro come la SF-25, che ricordiamo presenta delle novità meccaniche importanti come le sospensioni anteriori pull-rod, abbia bisogno di tempo per essere compresa a fondo. Il team principal Frederic Vasseur, agli sgoccioli dell’ultima bandiera a scacchi dei test, ha fatto il punto della situazione in conferenza stampa.
“Onestamente, penso che sia ancora una fase troppo preliminare per parlare di una Ferrari in lotta per la vittoria in Australia – ha dichiarato il francese, mantenendo un approccio cauto nella fase finale dei test in Bahrain. Le condizioni qui erano talmente estreme che diventa difficile avere un quadro chiaro della situazione. Sessione dopo sessione, il contesto cambia parecchio, e senza conoscere il livello di carburante degli altri team, è complicato interpretare i dati con certezza. Per questo motivo, la cosa più importante è concentrarci su noi stessi, come abbiamo detto prima di arrivare qui. Rimaniamo focalizzati sul nostro lavoro, poi vedremo come andrà”.
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L’approccio allo sviluppo della monoposto è stato modificato rispetto al passato, passando alle sospensioni pull-rod all’anteriore e uniformandosi con gli avversari diretti: “Abbiamo aperto una nuova strada per lo sviluppo, perché dopo un paio d’anni era necessario introdurre cambiamenti e credo che tutti abbiano fatto lo stesso. Per ora tutto sta procedendo nella direzione giusta, non parlo di risultati ma di numeri, e questi sono incoraggianti. E’ ancora troppo presto per trarre conclusioni dai test in Bahrain: se guardiamo le gerarchie degli anni scorsi, quelle viste qui non sono mai state le stesse delle qualifiche della settimana successiva. Inoltre, oggi partiamo con 10/15 gradi in pista, mentre a Melbourne ne troveremo 45, quindi sarà tutta un’altra storia”.
Un’attenzione particolare è rivolta all’adattamento di Lewis Hamilton al nuovo ambiente Ferrari: “Quando un pilota cambia team ha sempre bisogno di un periodo di adattamento. Senza dubbio ci sono differenze nei nomi, nei software, nelle funzioni dei sistemi, e deve abituarsi a tutto questo. Ma non è un dramma: lo sta facendo molto rapidamente, sta trascorrendo molto tempo in fabbrica con gli ingegneri per conoscere il team. Con i sistemi moderni, costruire un’intesa solida è un aspetto che incide molto. Per quanto si possa lavorare al simulatore o nei briefing tecnici, nulla può replicare l’esperienza in pista: è lì che bisogna provare situazioni reali, discutere di assetti e confrontarsi con la concorrenza. Sono certo che da qui a Melbourne saremo pronti”.
Infine, Vasseur ha analizzato le prestazioni mostrate da Hamilton nei test: “Lewis ha fatto un buon lavoro, ma è difficile avere un’idea chiara del passo gara. Sappiamo quanta benzina abbiamo imbarcato e le nostre mappature motore, ma non possiamo conoscere quelle degli altri. Possiamo fare supposizioni, ma se guardiamo la prima sessione, Verstappen era un secondo più veloce rispetto allo scorso anno, poi però le cose sono cambiate. Perciò, tutto rimane nel campo delle speculazioni. Ciò che conta davvero è concentrarci su noi stessi: i numeri che abbiamo rilevato corrispondono alle nostre aspettative, il bilanciamento è in linea con i nostri obiettivi e, se tutto continuerà su questa strada, mi fido del lavoro dei ragazzi e delle buone sensazioni che abbiamo sulla macchina”.