Tesla scivola in Borsa dopo le deludenti consegne del primo trimestre
Tesla ha avuto un inizio difficile nel 2025, con consegne scese a 336.681 veicoli nel primo trimestre, segnando un calo del 13% rispetto allo scorso anno e la peggiore performance dal 2022. La crescente concorrenza in Cina e le polemiche politiche legate a Elon Musk stanno erodendo la domanda globale. Le vendite in Cina, in particolare, continuano a scendere, così come il titolo a Wall Street, che si è quasi dimezzato dai massimi di metà dicembre e oggi segna un calo di quasi il 5% in apertura.

Con i suoi showroom vandalizzati, le linee di produzione ferme e le vendite in picchiata in tutto il mondo, Tesla ha avuto un brutto inizio nel 2025. Nel primo trimestre, il colosso dell’auto elettrica ha prodotto oltre 362.000 veicoli, consegnato oltre 336.000 veicoli e distribuito 10,4 GWh di prodotti di stoccaggio energetico.
“Sebbene il cambiamento delle linee di produzione del Model Y in tutte e quattro le nostre fabbriche abbia comportato la perdita di diverse settimane di produzione nel primo trimestre, l'avvio del Nuovo Model Y continua ad andare bene” si legge nella nota di Tesla.
In particolare, le consegne, pari a 336.681 veicoli nel primo trimestre, hanno registrato una diminuzione del 13% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, segnando la peggiore performance trimestrale dal secondo trimestre del 2022. Gli analisti si aspettava vendute per circa 390.000 auto nel periodo, secondo le stime raccolte da Bloomberg. Tuttavia, le stime per il trimestre variavano ampiamente, da un massimo di oltre 448.000 a un minimo di circa 315.000, sottolineando l'incertezza che circonda le prospettive di Tesla.
Il mercato ha reagito negativamente all'annuncio delle consegne con il titolo che segna oggi in apertura di Wall Street un calo di quasi il 5% a 256 dollari. Il valore delle azioni Tesla si è quasi dimezzato da quando ha raggiunto il picco del 18 dicembre (456 dollari), dopo la rielezione di Trump.
I dati di oggi confermano che la cinese BYD, che ha venduto più di 416.000 veicoli elettrici puri nel primo trimestre, di mantenere il titolo di maggiore produttore mondiale di veicoli elettrici a batteria.
Le aspettative di Wall Street su Tesla sono notevolmente scese negli ultimi mesi, poiché le manovre politiche del ceo Elon Musk hanno alimentato una reazione dei consumatori che sta erodendo la domanda globale per i suoi veicoli elettrici. Le consegne di Tesla sono anche sotto pressione a causa di un rallentamento della produzione legato al suo aggiornato SUV Model Y, a un mercato delle auto elettriche che si sta raffreddando e a una più ampia incertezza economica.
Le consegne di Tesla dalla sua fabbrica di Shanghai sono scese per il sesto mese consecutivo, estendendo il calo delle vendite globali mentre il marchio continua a perdere quote nel competitivo mercato cinese delle auto elettriche.
Le spedizioni all'ingrosso dalla fabbrica a marzo sono diminuite di oltre l'11%, raggiungendo 78.828 veicoli, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, secondo i dati preliminari pubblicati oggi dalla China Passenger Car Association. I dati comprendono sia le esportazioni che le vendite in Cina.
La presenza di Tesla si sta erodendo nel più grande mercato automobilistico del mondo, dove decine di marchi di auto elettriche e nuovi modelli competono con la gamma datata del costruttore americano. Le difficoltà di Tesla in Cina si aggiungono alle sue problematiche internazionali, con le vendite che crollano in mercati come l'Europa e l'Australia, mentre il coinvolgimento del ceo Elon Musk nella politica del presidente Usa, Donald Trump, alimenta una reazione negativa da parte dei clienti.
La situazione è più incerta negli Stati Uniti, dove la campagna di Musk per ridurre i costi e tagliare posti di lavoro nel governo federale ha suscitato reazioni negative che, in alcuni casi, sono diventate violente. Alcuni showroom e stazioni di ricarica di Tesla sono stati vandalizzati nelle ultime settimane.
Un movimento di protesta noto come "Tesla Takedown" ha organizzato centinaia di manifestazioni presso le sedi Tesla in tutto il mondo sabato scorso, esortando le persone a vendere i loro veicoli e le azioni di Tesla. Separatamente, le autorità italiane hanno stanno indagando su un possibile movente anarchico dietro un incendio che ha danneggiato 17 veicoli Tesla a Roma.
E mentre i dazi sulle auto imposti dal presidente Donald Trump dovrebbero aumentare i costi per il settore, gli analisti prevedono che Tesla sarà meno influenzata rispetto ad altre aziende, poiché i veicoli che vende negli Stati Uniti sono prodotti localmente.
L'azienda ha rivelato poco sulla sua pipeline di prodotti, al di là della promessa di veicoli più economici nella prima metà dell'anno. Al contrario, Musk si è concentrato sulle ambizioni di Tesla nell'intelligenza artificiale, nell'autonomia e nella robotica, incluso un servizio di robotaxi previsto per essere lanciato ad Austin a giugno.