Tesla, concorrenza Nvidia e GM su auto a guida autonoma

Jensen Huang ha annunciato una partnership tra le due aziende, aumentando così la presenza di grandi aziende in un settore dove sono già protagoniste Alphabet e Amazon.

Mar 20, 2025 - 11:33
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Tesla, concorrenza Nvidia e GM su auto a guida autonoma

“Il tempo dei veicoli autonomi è arrivato”. Con queste parole il Ceo, Jensen Huang, ha annunciato l’entrata di Nvidia nel settore delle auto a guida autonoma, facendo così concorrenza ai piani di Tesla.

Nel corso del CPU Technology Conference (GTC) di martedì pomeriggio, il manager illustrava la partnership con General Motors che comprende la robotica, l’hardware di bordo per sistemi avanzati di assistenza alla guida ed esperienze di guida sicura in cabina.

Piani che sembrano andare contro i progetti di Tesla, visto che la società di Elon Musk ha già annunciato l’avvio del suo primo servizio di robotaxi ad Austin a partire da giugno 2025, con i suoi veicoli che saranno dotati di una versione non supervisionata del software Full Self-Driving (FSD) dell’azienda.

L’arrivo di Nvidia e GM aumenta la concorrenza per la società di Elon Musk nel settore dei robotaxi, già ‘ingolfato’ dalla presenza di Waymo di Alphabet, oltre a quella di Zoox di Amazon.

Ieri le azioni Tesla hanno chiuso in rialzo (+4,68%) a Wall Street, con ultimo prezzo a 235,86 dollari, ma il titolo ha perso circa il 37% nel 2025, indebolito dal calo delle vendite, dall’aumento della concorrenza e dalle questioni politiche legate alle posizioni di Elon Musk.

Tra quelli che restano ottimisti sul futuro di Tesla c’è Gene Munster, managing partner di Deepwater Asset Management. “Sono ancora positivo per il lungo termine”, ha dichiarato a Benzinga l’esperto, ritenendo la società “l’azienda meglio posizionata per l’IA fisica”, di cui ha parlato Huang nel corso del keynote di Nvidia.

Prospettiva ribassista a breve termine e positiva a lungo termine su Tesla per Baird, posizione arrivata dopo la visita dei suoi analisti alla linea di produzione di batterie presso la gigafactory in Texas e le discussioni con il team di investor relations (IR).

Il broker, che mantiene un rating outperform e un prezzo obiettivo di 370 dollari sul titolo, ha ridotto le sue stime di consegne per il primo e secondo trimestre del 2025, evidenziando i venti contrari a breve termine sotto forma di interruzioni della produzione e il successivo processo di ripresa per la serie Model Y Launch.

Secondo gli analisti, la riprogettazione del modello più venduto di Tesla, Model Y, è stata un’impresa “significativa, con la produzione interrotta simultaneamente in tutti e quattro gli stabilimenti per adattarsi alla nuova serie”. Il nuovo modello ha iniziato le sue consegne in Cina a metà febbraio, per poi partire in Europa e negli Stati Uniti.

Questi problemi nella produzione, secondo l’analista di Baird, Ben Kallo, “porteranno a consegne inferiori rispetto alla nostra precedente stima, considerando che Tesla ha concluso il 2024 con 12 giorni di inventario” e il processo di ripresa della produzione influenzerà anche le consegne del secondo trimestre, determinando l’aggiustamento delle stime di consegna di Baird.

Sulla domanda di veicoli, prosegue Kallo, peserà “l’impatto di Musk sul marchio Tesla che si verificano contemporaneamente alla ripresa della produzione del Model Y”, alimentando “le argomentazioni ribassiste riguardo alla domanda, creando un peso a breve termine”.

Nel lungo termine, però, Kallo considera Tesla “come un investimento fondamentale e siamo positivi sulla sua strategia/capacità di AI, Optimus/robotica, calcolo Dojo, leadership nella produzione e il business Energy, tra gli altri”.

Infine, anche l'analista di Cantor Fitzgerald, Andres Sheppard, resta ottimista: ha promosso Tesla da neutrale a sovrappeso con un target price invariato a 425 dollari dopo aver visitato i data center Cortex AI dell’azienda e le linee di produzione della fabbrica. Sheppard ha scritto che con le azioni Tesla in calo di circa il 45% da inizio anno, c'è un "punto di ingresso interessante" per gli investitori con un orizzonte di investimento superiore a 12 mesi e che sono a loro agio con la volatilità.

Intanto, gli analisti intervistati da FactSet hanno rivisto le stime degli utili del primo trimestre e dell'intero anno e l'attuale consenso prevede utili nel primo trimestre in calo del 2% a 44 centesimi per azione, riducendosi del 14% dalla fine di gennaio.

Gli esperti prevedono consegne di veicoli Tesla del primo trimestre in aumento del 9% a 422.000, ma le nuove stime sono diminuite di quasi il 7% dal 31 gennaio.

Per l'intero anno, il consenso netto fissa l'EPS di Tesla in aumento del 6% a 2,57 dollari, in calo del 10% negli ultimi mesi. Per il 2025, gli analisti prevedono un aumento delle consegne di veicoli pari 10% a 1,97 milioni di unità, ma con previsioni più recenti che puntano a vendite piatte o inferiori per l'anno.