Terre rare, traguardo storico per Apple: il 99% di quelle usate nei suoi dispositivi è riciclato
Apple ha ufficialmente presentato il suo Report Ambientale 2025, annunciando risultati sorprendenti in tema di sostenibilità ambientale. L’azienda californiana ha infatti raggiunto un traguardo storico: il 99% delle terre rare impiegate nei magneti dei propri dispositivi – come iPhone, MacBook e iPad – proviene ora da materiali riciclati. Un risultato che rappresenta un passo decisivo...

Apple ha ufficialmente presentato il suo Report Ambientale 2025, annunciando risultati sorprendenti in tema di sostenibilità ambientale. L’azienda californiana ha infatti raggiunto un traguardo storico: il 99% delle terre rare impiegate nei magneti dei propri dispositivi – come iPhone, MacBook e iPad – proviene ora da materiali riciclati. Un risultato che rappresenta un passo decisivo verso l’obiettivo fissato per la fine del 2025: l’utilizzo esclusivo di terre rare riciclate, in piena coerenza con il piano strategico “Apple 2030”, finalizzato alla neutralità carbonica entro il prossimo decennio.
La sfida geopolitica delle terre rare e il ruolo cruciale del riciclo secondo Apple
Il tema delle terre rare è tornato prepotentemente al centro del dibattito globale in seguito alle recenti restrizioni imposte dalla Cina sull’export di questi metalli, fondamentali per l’industria tecnologica e militare. In questo contesto geopolitico teso, la mossa di Apple assume un valore ancora più significativo. Il riciclo di questi elementi – spesso considerato complesso e poco efficiente – viene così elevato a modello virtuoso per l’intero settore.
Attraverso tecnologie avanzate e processi di smontaggio come quelli del robot Daisy, Apple ha trasformato il riciclo in una leva strategica, riducendo la dipendenza da fonti primarie e contribuendo a un sistema produttivo più circolare e resiliente.
Emissioni in calo del 60%, rinnovabili in forte crescita e impegni vincolanti con i fornitori
Oltre ai risultati sulle terre rare, il Report Ambientale 2025 evidenzia progressi significativi anche sul fronte delle emissioni di gas serra. Rispetto ai livelli del 2015, Apple ha ridotto le proprie emissioni globali di oltre il 60%, puntando a una diminuzione complessiva del 75% entro il 2030. Il restante 25% sarà compensato attraverso crediti di carbonio certificati, in linea con gli standard ambientali più rigorosi.
Durante un incontro con la stampa, è stato affrontato anche il tema dell’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale. Un portavoce dell’azienda ha dichiarato che l’approccio adottato per “Apple Intelligence”, che prevede l’elaborazione locale delle richieste direttamente sui dispositivi (“on device”), consente di contenere notevolmente i consumi energetici, distinguendosi dalle soluzioni più energivore adottate da altre aziende del settore.
A sostenere ulteriormente questo percorso virtuoso, Apple ha investito massicciamente nelle energie rinnovabili: nel 2024 sono stati attivati 17,8 gigawatt di energia pulita, evitando l’emissione di 21,8 milioni di tonnellate metriche di CO₂. Inoltre, 26 fornitori di semiconduttori e tutti i fornitori diretti di display si sono impegnati a ridurre del 90% le emissioni di gas fluorurati entro il 2030. Sempre nel 2024, sono già state eliminate 8,4 milioni di tonnellate metriche di emissioni.
Materiali riciclati, meno sprechi e risparmio idrico: la sostenibilità passa anche dalla filiera produttiva
Il percorso di sostenibilità di Apple non si limita all’energia o alle emissioni. Attraverso il programma Zero Waste, Apple e i suoi fornitori hanno evitato lo smaltimento in discarica di 600.000 tonnellate di rifiuti nel solo 2024, raggiungendo un totale di 3,6 milioni di tonnellate evitate dal 2015 a oggi.
I nuovi dispositivi, come ad esempio il Mac mini, sono realizzati con oltre il 50% di materiali riciclati, una percentuale destinata ad aumentare con i prossimi aggiornamenti. Non meno rilevante è l’impegno nella riduzione del consumo idrico: dal 2013 a oggi, il programma Supplier Clean Water ha permesso di risparmiare più di 90 miliardi di galloni di acqua dolce, di cui 14 miliardi solo nel 2024.
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Fonte: Apple
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