Tassi dei mutui in calo in Italia, è corsa alla surroga per ottenere condizioni migliori
La corsa alla surroga del mutuo trascina le richieste nel primo trimestre del 2025, mentre i prestiti per l'acquisto di una casa sono sempre più lunghi grazie ai tassi più bassi

Secondo i dati del Sistema di Informazioni Creditizie Eurisc, nel primo trimestre del 2025 le domande per i mutui in Italia sono tornate a crescere, con un solido +22,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un segnale di una maggiore fiducia da parte dei consumatori, soprattutto nell’abbassamento dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea.
Sono aumentati anche gli importi, ma cresce anche la lunghezza dei mutui, che vede quelli tra 25 e 30 anni tra i più diffusi in assoluto. Per quanto riguarda le classi d’età, la fascia più attiva è quella tra i 25 e i 44 anni.
Tassi dei mutui in discesa, aumentano le domande
La Banca centrale europea ha recentemente confermato la sua politica monetaria espansiva, tagliando i tassi di interesse anche visto il dato dell’inflazione nell’Eurozona, che sembra essere ormai sotto controllo. Questo sembra aver portato a una maggiore fiducia, da parte dei consumatori, nella possibilità di contrarre un mutuo conveniente per l’acquisto di una casa.
La principale conseguenza di questa politica monetaria è, come detto, l’aumento delle domande. Anche a marzo, la crescita è stata del 20% rispetto allo stesso mese del 2024. Una cifra in media con quella del resto del trimestre, che potrebbe suggerire un andamento positivo anche per quanto riguarda i mesi successivi.
“La strategia monetaria adottata da Bruxelles ha portato una ventata di ottimismo nel settore del credito. Le famiglie italiane, beneficiando di condizioni economiche più favorevoli, tornano a guardare con interesse al mercato immobiliare, privilegiando in particolare i mutui a tasso fisso, considerati più sicuri e stabili” ha commentato Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.
L’importanza delle surroghe nella crescita dei mutui
Il principale motore della crescita dei mutui non sono però i nuovi prestiti per l’acquisto di una casa. Questi infatti hanno subito un aumento soltanto dell’1,1% rispetto al 2024, nel primo trimestre del 2025. Un dato comunque significativo, ma che sottolinea che non è in corso nessuna esplosione del mercato immobiliare.
A trainare il dato della crescita dei mutui sono invece le surroghe, che sono aumentate del 19,6%. Una tendenza che dovrebbe proseguire anche nel resto dell’anno e che rappresenta la volontà dei consumatori di migliorare le condizioni dei propri mutui.
Molte famiglie infatti sono state obbligate a contrarre un mutuo durante il 2022 e il 2023, quando i tassi di interesse erano molto alti e quindi il costo di un prestito estremamente elevato. Ora che le condizioni sono migliori, si apre la possibilità di rinegoziarle.
Gli importi dei mutui sono sempre più alti
La maggiore convenienza dei mutui ha fatto anche crescere le cifre medie richieste al momento dell’acquisto di una casa. Il dato si aggira attorno ai 124mila euro, con il 31,1% delle famiglie che chiede un mutuo tra i 100mila e i 150mila euro. Sono però quasi altrettante, il 30,3%, le famiglie che richiedono un prestito tra i 150mila e i 300mila euro per l’acquisto di una casa.
Il 63% delle domande proviene dalla fascia d’età tra i 25 e i 44 anni. Nonostante ciò, la durata dei mutui è sempre più lunga. È ormai prassi, per il 41,3% delle famiglie, stipulare prestiti da restituire in 25 o 30 anni, in modo da ridurre la rata mensile.