Stop ai dazi reciproci USA-UE per 90 giorni, restano quelli al 10%
Sospesi i dazi reciproci per le importazioni tra USA e Unione Europea ma restano le tariffe di base e quelle su acciaio, alluminio, auto e componentistica.

La guerra commerciale dei dazi è entrata in una nuova fase: prima l’amministrazione Trump ha sospeso per 90 giorni tutte le tariffe reciproche per le importazioni USA lasciando solo quelle al 10% e con l’unica eccezione della Cina; poi l’Unione Europa ha fatto una mossa analoga sui contro-dazi nei confronti degli Stati Uniti.
I mercati hanno reagito con indici in deciso rialzo dopo giornate di ribassi molto pesanti, e c’è un impatto positivo anche sull’andamento dei titoli di Stato.
La situazione resta fluida ma, tendenzialmente, dopo mesi di tensione sembra che il clima possa essere più favorevole al dialogo.
Dazi reciproci tra USA e UE sospesi per 90 giorni
La svolta è avvenuta nella serata del 9 aprile, quando il presidente USA, Donald Trump, ha annunciato una marcia indietro sui dazi reciproci, previsti nei confronti di una sessantina di paesi. Erano appena entrati in vigore e dopo poche ore sono stati sospesi per 90 giorni.
Significa che in questo periodo restano in vigore i dazi di base, pari al 10%. Questa decisione riguarda anche l’Unione Europea.
«Vogliamo dare una possibilità ai negoziati» ha dichiarato la presidente della Commissione UU, Ursula von der Leyen, annunciando la sospensione dei contro-dazi europei in risposta all’analoga decisione statunitense. «Se i negoziati non saranno soddisfacenti, entreranno in vigore le nostre contromisure. Continuano i lavori preparatori per ulteriori contromisure. Come ho già detto, tutte le opzioni restano sul tavolo».
I dazi USA rimasti in vigore verso l’Europa
Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane si capirà se e come i negoziati riusciranno a prendere il sopravvento. Nel frattempo, la situazione dei dazi per le merci europee verso gli Stati Uniti è la seguente:
- tariffe al 25% su acciaio e alluminio dal 12 marzo, su auto e componentistica dal 3 aprile;
- tariffe al 10% su tutte le altre merci dal 9 aprile, con alcune eccezioni fra cui rame, semiconduttori, farmaceutici, legname.
Escalation dei dazi tra USA e Cina
Rappresenta un’eccezione la Cina, verso la quale i dazi si sono ulteriormente inaspriti: Washington ha alzato le nuove barriere al 125%, che si aggiungono al 20% precedentemente già applicato, per cui ora i dazi contro la Cina sono al 145%. Pechino ha a sua volta risposto alzando le barriere doganali sui prodotti USA all’84%.
La reazione dei mercati
I mercati hanno reagito bene alla svolta sui dazi, almeno nell’immediato, venendo da sedute di pesanti ribassi. Wall Street il 9 aprile aveva aperto in negativo, ha virato al rialzo dopo l’annuncio di Trump sulla pausa di 90 giorni e ha poi chiuso con forti rialzi.
Ma già il 10 aprile ha aperto in calo. Chiusure invece positive per le borse asiatiche e per i mercati europei.