Stipendio netto in calo in Italia: la nuova classifica UE
I salari degli italiani sono in calo e mostrano inferiori alla media dei Paesi OCSE, mentre il cuneo fiscale è tra i più elevati.

Gli stipendi netti dei lavoratori italiani continuano a perdere quota, conseguenza della crescita della pressione fiscale che supera notevolmente la media OCSE. Sono dati emersi dal rapporto “Taxing wage 2025” stilato dall’OECD, che mostra come l’Italia si collochi al 23esimo posto su 38 della classifica dedicata ai salari netti, mentre il cuneo fiscale è aumentato di 1,61 punti.
CALCOLO STIPENDIO NETTO ONLINE
Se la media OCSE relativa al salario netto è pari a 45.123 dollari, in Italia lo stipendio medio si ferma a 41.438 dollari, inferire anche a quello della Spagna (43.034 dollari) e vicino agli importi di Polonia (39.200 dollari) e Turchia (39mila). Stando al report, tutavia, ci sono Paesi che mostrano un cuneo fiscale maggiore rispetto a quello italiano, garantendo tuttavia stipendi più alti: è il caso della Francia, del Belgio della Germania e dell’Austria.
Per quanto riguarda le tasse pagate dai lavoratori sullo stipendio lordo, l’indagine OCSE prende in considerazione sia il livello di reddito sia la composizione del nucleo familiare.
L’aliquota su cui si basa l’imposta sul reddito registrata in Italia sia pari al 20,9%, sebbene nella maggioranza dei Paesi a versare le aliquote più elevate siano le persone single senza figli.
In base ai dati OECD, solo in una rosa di Paesi, come Regno Unito, Estonia, Finlandia, Grecia, Lituania, Norvegia e Svezia, invece, non ci sono differenze in merito all’aliquota per tutte le tipologie familiari.