Stellantis, una poltrona per due. Scelta tra i manager Filosa e Picat
La multinazionale punta sulla soluzione interna, la decisione entro giugno. Trimestrale in arrivo il 30 aprile

Si restringe a due la rosa dei nomi per la poltrona di amministratore delegato di Stellantis, dopo le dimissioni di Carlos Tavares a inizio dicembre. L’addio improvviso dell’ex Ceo, che aveva ancora un anno di contratto, ha complicato la ricerca del successore. Stellantis sembra orientata verso la soluzione interna, con la scelta di un manager del gruppo. La nomina arriverà entro giugno.
Il nome più quotato è quello del napoletano Antonio Filosa, 50 anni, oggi alla guida delle Americhe e responsabile globale della qualità. Filosa, che da inizio 2021 fa parte del comitato esecutivo del gruppo, garantirebbe maggiore continuità nella gestione dell’azienda e rafforzerebbe l’anima italiana del gruppo e del suo principale azionista, la holding di famiglia Exor. I risultati che il manager ha conseguito negli Usa, primo mercato di Stellantis, sono incoraggianti: da quando ha assunto le redini delle attività americane Filosa, che era già stato capo di Jeep, è riuscito a ottenere una riduzione significativa delle scorte presso le reti di distribuzione americane e i rapporti con i concessionari sono migliorati. La leadership globale della Qualità che il presidente Elkann gli ha affidato è già un primo riconoscimento importante dal momento che è considerata "il fulcro della promessa dell’azienda ai clienti".
L’altro nome ancora in corsa è quello di Maxime Picat, responsabile acquisti del gruppo, nonchè Chief Operating Officer (COO) per Asia-Pacifico, Medio Oriente e Africa, che rappresentano un ampio portafoglio di operazioni strategiche a livello internazionale. La scelta del nuovo ad per Stellantis è molto delicata in un momento complesso per l’industria automobilistica. Elkann, che dopo l’uscita di Tavares ha tenuto le redini operative del gruppo, ha puntato molto sulla ricostruzione di un clima sereno all’interno dell’azienda e con i principali stakeholders, governo, sindacati, concessionari. Il mercato dell’auto continua ad essere difficile e competitivo. A marzo, con un mercato europeo in crescita (+ 2,8), Stellantis ha visto scendere la sua quota dal 16,5% al 15,1% delle immatricolazioni. Numeri più dettagliati arriveranno mercoledì 30 con la trimestrale.
Lo scenario che dovrà affrontare il nuovo Ceo di Stellantis è complicatissimo: i dazi di Trump da una parte e dall’altra le rigide regole Eu contro il cambiamenti climatici. Due condizioni – ha ricordato recentemente John Elkann parlando agli azionisti urante l’ultima assemblea – che mettono a rischio l’industria dell’auto, ma "non è troppo tardi se gli Stati Uniti e l’Europa intraprendono le azioni urgenti necessarie per promuovere una transizione ordinata".