Stati Uniti: l’economia rallenta ma per Trump è colpa di Biden e non dei dazi

Per la prima volta dal 2022, l’economia degli Stati Uniti mostra segnali di contrazione: per  il presidente Trump i dazi non c’entrano, ma è colpa del predecessore, Joe Biden. Nel primo trimestre del 2025 dell’era di Trump, il calo nell’economia degli Stati Uniti è stata pari allo 0,3% alla voce Prodotto Interno Lordo (Pil). Questa […] L'articolo Stati Uniti: l’economia rallenta ma per Trump è colpa di Biden e non dei dazi proviene da Economy Magazine.

Apr 30, 2025 - 16:18
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Stati Uniti: l’economia rallenta ma per Trump è colpa di Biden e non dei dazi

Per la prima volta dal 2022, l’economia degli Stati Uniti mostra segnali di contrazione: per  il presidente Trump i dazi non c’entrano, ma è colpa del predecessore, Joe Biden. Nel primo trimestre del 2025 dell’era di Trump, il calo nell’economia degli Stati Uniti è stata pari allo 0,3% alla voce Prodotto Interno Lordo (Pil). Questa riduzione è stata principalmente determinata dall’aumento senza precedenti delle importazioni, mentre il tentativo delle imprese statunitensi di acquistare beni esteri in previsione di possibili dazi doganali ha avuto un impatto negativo.

Perché l’economia degli Stati Uniti rallenta (e Trump incolpa Biden)

Il rallentamento della crescita – il più marcato degli ultimi tre anni – si è verificato dopo che nel quarto trimestre del 2024 l’economia era cresciuta del 2,4%. Le importazioni hanno pesato enormemente sulla performance del Pil, sottraendo ben 5 punti percentuali alla crescita. Oltre alla frenata delle importazioni, un altro fattore che ha inciso sulla contrazione del Pil è stato il rallentamento della spesa dei consumatori, che ha segnato una forte decelerazione.

Nonostante i risultati del primo trimestre, alcune voci e il presidente Trump stesso sostengono che il calo del Pil sia più un’eredità della gestione Biden, che una diretta conseguenza delle politiche commerciali precedenti, sottolineando che il deficit commerciale abbia avuto un impatto decisivo sul risultato economico.

“Questo è il mercato azionario di Biden non quello di Trump. Io ho assunto la presidenza solo il 20 gennaio – ha commentato il presidente Usa -. Presto entreranno in vigore i dazi e le aziende stanno iniziando a trasferirsi negli Stati Uniti in numero record. Il nostro Paese vivrà un boom, ma dobbiamo liberarci dell’eredità di Biden. Ci vorrà un pò di tempo”, ha scritto Trump in un post sul suo social Truth. “Non ha nulla a che vedere con i dazi”, ha proseguito scrivendo il messaggio tutto in maiuscolo. “Solo che ci ha lasciato dei dati negativi, ma quando inizierà il boom, sarà come mai prima d’ora. Siate pazienti!”, ha concluso.

L’andamento economico degli Stati Uniti, che nel 2024 aveva ancora mostrato segni di crescita nonostante gli alti tassi di interesse imposti dalla Federal Reserve per contrastare l’inflazione, sembra risentire ora della politica commerciale dell’amministrazione Trump. Le sue misure protezionistiche, inclusi i dazi del 145% sulle merci cinesi, hanno rallentato il ritmo delle attività commerciali e minacciato di aumentare i costi per le imprese e i consumatori, aumentando così l’incertezza nel mercato.

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