Stai bevendo abbastanza? Questo nuovo sensore indossabile riesce a tracciare i livelli di idratazione

Un team di ricercatori della Penn State University ha sviluppato un innovativo sensore indossabile per l’idratazione in grado di monitorare in tempo reale i livelli di idratazione corporea. Leggero, flessibile e non invasivo, il dispositivo rappresenta un passo avanti nella medicina personalizzata e nello sport ad alte prestazioni. Il nuovo sensore indossabile funziona analizzando il...

Apr 26, 2025 - 08:20
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Stai bevendo abbastanza? Questo nuovo sensore indossabile riesce a tracciare i livelli di idratazione

Un team di ricercatori della Penn State University ha sviluppato un innovativo sensore indossabile per l’idratazione in grado di monitorare in tempo reale i livelli di idratazione corporea. Leggero, flessibile e non invasivo, il dispositivo rappresenta un passo avanti nella medicina personalizzata e nello sport ad alte prestazioni.

Il nuovo sensore indossabile funziona analizzando il sudore umano, con particolare attenzione al pH e alla concentrazione di sodio. Questi due parametri sono strettamente collegati allo stato di idratazione dell’organismo. Una variazione del pH può indicare disidratazione, mentre la quantità di sodio fornisce indicazioni sulla perdita di elettroliti attraverso il sudore.

A differenza di altri dispositivi simili, questo sensore si distingue per la sua capacità di funzionare senza fili, in modo continuo e in tempo reale. Inoltre, è realizzato con materiali economici e facilmente reperibili, il che ne favorisce una produzione su larga scala e accessibile anche al grande pubblico.

Un ulteriore elemento di novità è l’integrazione di un sistema a microfluidi che raccoglie il sudore e lo convoglia verso una camera di reazione, dove avviene l’analisi chimica. Il segnale generato viene poi trasmesso via Bluetooth a uno smartphone o a un altro dispositivo mobile per la visualizzazione dei dati.

Ricerca, applicazioni e impatti futuri

Il progetto, pubblicato sulla rivista ACS Sensors, è guidato da Huanyu “Larry” Cheng, professore associato di ingegneria presso Penn State. Secondo il team di ricerca, il sensore potrebbe avere numerose applicazioni in ambito medico, sportivo e militare, offrendo un monitoraggio costante dell’idratazione nei contesti più critici.

Nel campo della medicina personalizzata, il sensore potrebbe aiutare a prevenire complicazioni legate a patologie che influenzano il bilancio idrico, come il diabete, le malattie renali o le condizioni cardiovascolari. Inoltre, potrebbe essere usato in strutture sanitarie per monitorare pazienti a rischio di disidratazione cronica.

Per gli atleti professionisti, invece, il dispositivo rappresenta una svolta. Permette infatti di calibrare con precisione l’assunzione di liquidi ed elettroliti, migliorando così le performance e riducendo il rischio di crampi, affaticamento o cali di rendimento.

Infine, la natura economica e scalabile della tecnologia apre la strada a una possibile commercializzazione su vasta scala, rendendola adatta anche all’uso quotidiano da parte di persone comuni interessate al proprio benessere.

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Fonte: Nature Electronics

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