Sorpresone: Apple torna su X, TikTok su Google Play (e App Store)
Il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump ha reso particolarmente fluida la situazione tra le Big Tech: ecco le ultime mosse e mossette di Apple, Google, X e TikTok

Il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump ha reso particolarmente fluida la situazione tra le Big Tech: ecco le ultime mosse e mossette di Apple, Google, X e TikTok
Eppur si muove. Anzi, il mondo hi-tech statunitense non è mai stato così fluido, a tal punto che, dietro le mosse e mossette dell’ultimo periodo si sospetta ci sia un unico manovratore: Donald Trump. Nelle ultime ore non sono mancati nuovi riposizionamenti: Apple è tornata a pubblicare inserzioni su X mentre l’app TikTok è tornata su Google Play e App Store. Ma procediamo con ordine.
Safari. A browser that’s actually private.
— Apple (@Apple) February 10, 2025
LA LUNGA CRISI TRA APPLE E X
Nel momento più critico tra i due giganti, ovvero X ed Apple, Elon Musk aveva persino accusato Cupertino di voler togliere l’app del social dal proprio App Store. Naturalmente non è mai accaduto, ma nell’autunno del 2022 accadde comunque ben altro. E suscitò gli strali dell’uomo più ricco del mondo.
Secondo Reuters che riportava dati dell’osservatorio Pathmatics, Apple mentre Musk si insediava in Twitter avrebbe speso circa 131.600 dollari in pubblicità su Twitter tra il 10 e il 16 novembre, in deciso calo rispetto ai 220.800 dollari investiti tra il 16 e il 22 ottobre, ovvero nella settimana prima che Musk chiudesse l’acquisizione del social. E i continui attacchi di Musk in direzione di Apple lasciarono supporre che, nelle settimane successive, Cupertino avesse proprio chiuso quel rubinetto, danneggiando i conti di X.
Super Important to Support Creators!
If you can afford it, please subscribe to as many creators on this platform as you find interesting.
People from every corner of the world post incredible content on , but often live in tough circumstances, where even a few hundred…
— Elon Musk (@elonmusk) August 2, 2023
I rapporti si fecero così tesi che nell’estate 2023 Elon Musk divenne il portatore di spicco delle istanze dei piccoli sviluppatori lamentando balzelli eccessivamente elevati chiesti da Apple per poter esporre i software su App Store. Battaglia, che, è noto, fino ad allora era stata portata avanti quasi in solitaria da Epic Games.
La situazione tra X e Cupertino peggiorò se possibile ulteriormente nel 2024, quando Apple annunciò la partnership con la software house di Sam Altman: “Se Apple integrerà OpenAI – tuonò Elon Musk -, i loro dispositivi saranno vietati nelle mie aziende”.
TORNANO GLI SPOT APPLE SU X
Cosa sia successo dopo è storia. Elon Musk ha speso più di 250 milioni di dollari per l’ultima campagna presidenziale che ha riportato Donald Trump alla Casa Bianca, un supporto milionario che gli è valso un biglietto d’ingresso nel team presidenziale come responsabile del neonato Doge, il dipartimento che ha il compito di snellire l’immenso apparato federale, ottimizzando le spese.
E Apple, oltre a essersi avvicinata parecchio al tycoon (ha promesso al presidente repubblicano ingenti investimenti in America) ha ripreso contestualmente a pubblicare le proprie inserzioni su X, proprio mentre il social è deciso più che mai a trascinare in causa gli inserzionisti che avrebbero fatto cartello per danneggiarla.
Non solo: sempre nelle ultime ore Musk ha ripostato un tweet di Tim Cook: è noto che l’algoritmo di X tende a privilegiare ciò che appare nel profilo del suo proprietario, dunque si tratta di un modo, nemmeno troppo velato, di dare massima visibilità al post del Ceo di Apple. Una sorta di Adv premium.
TIKTOK TORNA SU APP STORE E GOOGLE PLAY
Ma, come si anticipava, questo non è stato l’unico cambiamento nell’effervescente mondo hi-tech statunitense collegato in un modo o nell’altro al ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump.
Nelle ultime ore il social cinese TikTok – che aveva introdotto la possibilità di scaricare il proprio eseguibile direttamente dal sito per bypassare la sua sparizione dai principali store – è tornato nei negozi virtuali gestiti da Apple e Google che, è noto, si spartiscono la totalità dei servizi d’accesso a tablet e smartphone.
TikTok, bannato sotto l’amministrazione di Joe Biden, quasi certamente è destinato a permanere negli Usa, anche se non sono state ancora ufficializzate le condizioni. In merito Trump aveva parlato di acquisizioni o joint venture con software house americane. I dettagli saranno chiariti nelle prossime settimane.