Sinope, la città turca che ha scoperto la chiave della felicità

Questa cittadina a Nord di Istanbul è al primo posto in fatto di felicità. Ecco il suo segreto.

Mag 15, 2025 - 01:34
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Sinope, la città turca che ha scoperto la chiave della felicità

A Nord di Istanbul c’è un luogo dove i boschi incontrano il Mar Nero. È Sinope, una delle città più antiche della Turchia, fondata dagli Ioni nel VII secolo a.C. e dove si dice che gli abitanti siano i più felici del Paese. Circondato da dolci colline di pascoli, punteggiate da alberi che costeggiano strette spiagge, alcune nere per via della sabbia di origine vulcanica, è un luogo che induce al relax e alla spensieratezza.

Rispetto al resto del Paese, Sinope non spicca nelle classifiche per le infrastrutture e neppure per il particolare stato di salute della gente che ci vive e, soprattutto, non è molto turistica. Tuttavia, è al primo posto in fatto di felicità, secondo quanto risulta da uno studio che viene condotto ogni anno. Qual è il suo segreto allora?

Perché è famosa Sinope

Sinope è il luogo natale del filosofo greco Diogene, che condusse una vita semplice a contatto con la natura. Il professor Stephen Voss del Dipartimento di filosofia dell’università del Bosforo sostiene che lui, come altri, apprezzano ciò che hanno e sono disinteressati a ciò che invece non possiedono. Diogene scelse di vivere con niente, se non con gli abiti che indossava, e ironizzava a proposito dei politici, dei religiosi e di tutti coloro che, secondo lui, erano al di fuori del naturale ordine sociale.

Secondo un’antica leggenda, Alessandro il Grande andò a far visita al filosofo che trovò seduto in un luogo all’aperto. Gli chiese cosa volesse domandare al suo re e Diogene rispose: ”Potrebbe farsi da parte così da non coprire la luce del sole”. Sinope è dunque da sempre la città “felice” perché patria di un pensatore che cercava la vera felicità nella semplicità e nell’autosufficienza. Una statua del filosofo nei pressi del porto ch regge una lanterna, simbolo della ricerca della verità, ricorda che il suo approccio alla vita non è mai stato dimenticato.

Il segreto della felicità di Sinope

A Sinope, per esempio, non esistono i semafori. Le poche auto circolano tranquillamente. La maggior parte degli abitanti si sposta a piedi e nessuno ha mai fretta. Gli uffici pubblici sono aperti solo fino al mercoledì. Il resto della settimana si va a pesca, si chiacchiera con i vicini, si passeggia mano nella mano sul lungomare. La settimana corta che molti stanno sperimentando qui funziona già da anni.

A Sinope tutti vivono in pace e tranquillità. Non c’è da stupirsi se di fianco alla moschea si trova il pub, cosa vietatissima nel resto della Turchia. Dal 2013, una legge impone che non si possa vendere alcool a meno di 100 metri di distanza da un luogo di preghiera. Ma qui, sacro e profano convivono in pace.

La città è molto sicura. Una donna può indossare shorts senza che nessuno dica nulla e può uscire fino alle 3 del mattino senza che le accada nulla. Non ci sono ricchi e non ci sono poveri. Tutti hanno tutto, ma anche niente. La gente apprezza uno stile di vita semplice come ai tempi di Diogene. Dal 400 a.C. sembra che nulla sia cambiato.