Sidi Bou Said, un angolo blu e bianco sospeso nel Mediterraneo
Sidi Bou Said è il paradiso dove perdersi tra i vicoli, respirare l'arte e vivere l'incanto del villaggio più poetico della Tunisia.

Affacciato come un gioiello sul Golfo di Tunisi, Sidi Bou Said custodisce da secoli il segreto di una bellezza senza tempo. Fino a poco tempo fa, era un tesoro nascosto della Tunisia, un rifugio intimo che incantava chi aveva la fortuna di scoprirlo.
Le tradizionali casette bianche, le porte blu cobalto, i balconi in ferro battuto e i vicoli acciottolati sembrano dipinti su di una cartolina antica, mentre i giardini traboccano di bouganville e fiori dai colori accesi. Chi passeggia tra le stradine prova una “dolce vertigine”, quella di essere sospeso tra l’Africa e il Mediterraneo, in un’atmosfera che, a detta di molti, ricorda la celebre Santorini.
A soli 19 chilometri dal centro di Tunisi, questo villaggio dall’anima poetica affonda le sue radici nel 1207, quando fu fondato dal maestro sufi Abu Said el Baji.
Ma fu nel 1920 che il destino di Sidi Bou Said cambiò per sempre: il pittore francese Rodolphe d’Erlanger scelse di dipingere il suo palazzo con i colori del cielo e della purezza, il blu e il bianco, e così trasformò l’intero villaggio in un rifugio di arte e bellezza. Da allora, artisti, musicisti e scrittori hanno trovato qui la loro ispirazione, lasciando che il tempo scivolasse via lento, come un sogno d’estate.
Perdetevi nel sogno: cosa vedere a Sidi Bou Said
Non c’è modo migliore di scoprire Sidi Bou Said che camminare senza fretta, lasciandosi guidare solo dal richiamo dei colori e dai profumi che invadono l’aria. Ogni svolta, ogni scorcio regala emozioni: l’architettura tradizionale si svela nei minimi dettagli, nei vicoli nascosti dove le porte azzurre e le inferriate in ferro battuto disegnano arabeschi di luce e ombra.
Dal 1979, il villaggio incantato è protetto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, e non è difficile capire il perché. La strada principale, incorniciata da case nivee e portoni blu intenso, è un tuffo in un altro mondo, dove lo sguardo si perde tra le mashrabiyya, piccole gabbie di legno verniciate di blu che circondano i balconi e permettono agli abitanti di osservare la vita scorrere senza essere visti. Un gioco di intimità e mistero che amplifica il fascino discreto di Sidi Bou Said.
La leggenda vuole che il barone d’Erlanger, discendente di una nobile famiglia di banchieri tedeschi, si sia innamorato perdutamente di Sidi Bou Said: tanto forte fu il richiamo che rinunciò a una brillante carriera per vivere tra quelle case bianche e a quel cielo blu, e lasciò che l’arte e la bellezza governassero la sua esistenza.
Il tempo qui sembra scorrere più lento, soprattutto seduti nei caffè storici che hanno fatto da rifugio a generazioni di artisti e pensatori. Il Café des Délices, adagiato sulla scogliera e affacciato sul mare infinito, regala panorami capaci di togliere il fiato. Al Café des Nattes, invece, si respira un’aria bohémienne d’altri tempi, tra tappeti, arcate e chiacchiere lente.
Per chi ama perdersi tra le meraviglie dell’artigianato locale, i negozietti sono un invito irresistibile: tessuti ricamati, gioielli lavorati a mano, tappeti odorosi di spezie, ceramiche decorate e profumi d’oriente animano le botteghe che si rincorrono lungo i vicoli.
Chi desidera immergersi nella storia locale non può perdere il Museo Dar el-Annabi, che apre le porte di una tradizionale casa tunisina e offre uno spaccato autentico della vita quotidiana di un tempo. Le gallerie d’arte come Ghaya e A Gorgi, invece, portano avanti la vivace tradizione creativa della città.
A coronare l’esperienza, il Palazzo Dar Nejma Ezzahra, oggi sede del Centro di Musica Araba e Mediterranea, racconta tramite la sua architettura raffinata e le sale decorate una storia di amore per la cultura e la musica. Infine, le maestose rovine di Cartagine si trovano a pochi passi, pronte a evocare epoche di gloria e mito.
Un incanto di sabbia e onde: il mare di Sidi Bou Said

Non solo stradine incantate e case bianche: Sidi Bou Said svela il suo lato più selvaggio e romantico lungo le candide spiagge: la sabbia fine si stende morbida fino a incontrare il blu profondo del mare, mentre le colline verdi incorniciano il paesaggio come una carezza.
Nei mesi più caldi, un bagno rinfrescante tra le onde cristalline è un piacere irrinunciabile, ma anche nelle stagioni più fresche una passeggiata lungo la riva evoca emozioni intense, tra la brezza leggera e il canto lontano dei gabbiani.
Le spiagge attrezzate sono poche e intime, perfette per chi cerca quiete e bellezza autentica. Per i più avventurosi, non manca la possibilità di noleggiare moto d’acqua.
E se il desiderio del mare si fa ancora più irresistibile, il piccolo porticciolo di Sidi Bou Said aspetta con le barche ormeggiate: noleggiarne una e salpare verso l’orizzonte è un invito a vivere il Golfo di Tunisi da una prospettiva unica, con il vento nei capelli e il sole che accarezza la pelle.