Siamo a corto di alberi in città: la ricerca spiega come possiamo salvare delle vite

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Mag 11, 2025 - 10:39
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Siamo a corto di alberi in città: la ricerca spiega come possiamo salvare delle vite

La vegetazione urbana gioca un ruolo fondamentale nel migliorare le condizioni di vita nelle città, non solo per il suo valore estetico.

Un recente studio della Monash University di Melbourne ha rivelato che un incremento del 30% della vegetazione nelle aree urbane avrebbe potuto salvare oltre un milione di vite tra il 2000 e il 2019. Questo dato, che rappresenta circa il 36% delle morti globali causate da ondate di caldo estremo, mette in evidenza l’importanza di integrare il verde nelle strategie di pianificazione urbana e salute pubblica.

La ricerca ha esaminato dati provenienti da 830 città in 53 Paesi, rendendola una delle indagini più complete nel settore. Grazie all’Enhanced Vegetation Index (EVI), un sistema innovativo che utilizza immagini satellitari per misurare la densità del verde, i ricercatori hanno stimato l’impatto della vegetazione sulla temperatura urbana e sulla mortalità legata al caldo. Questo approccio ha messo in luce un meccanismo noto: le piante non solo forniscono ombra, ma contribuiscono anche a riflettere parte della radiazione solare e a favorire l’evapotraspirazione, un processo che migliora la circolazione dell’aria e abbassa la temperatura ambientale.

Le città, in particolare quelle densamente popolate e poco ventilate, sono particolarmente vulnerabili agli effetti delle ondate di calore. Pertanto, la presenza di alberi e spazi verdi è essenziale per proteggere la salute dei cittadini, riducendo il numero di persone esposte a temperature pericolose.

Benefici per la salute e il benessere

Il professor Yuming Guo, autore principale dello studio, ha evidenziato che un ambiente urbano più verde non solo riduce la mortalità legata al caldo, ma ha anche effetti positivi sulla salute mentale e fisica dei cittadini. La vegetazione urbana promuove l’attività fisica, facilita l’interazione sociale e riduce l’inquinamento atmosferico. Questi fattori, combinati, abbassano il rischio complessivo di morte, specialmente in condizioni di caldo estremo.

Tuttavia, la distribuzione di questi benefici non è equa. Le aree urbane del Sud-est asiatico, dell’Europa orientale e dell’Asia orientale avrebbero potuto trarre i maggiori vantaggi da un aumento della vegetazione. In Europa, si stima che quasi 400.000 vite avrebbero potuto essere salvate, mentre in Asia il numero supera le 500.000 unità. Questo sottolinea l’urgenza di politiche che favoriscano l’implementazione di spazi verdi nelle aree più vulnerabili.

Con il cambiamento climatico che continua a rappresentare una minaccia crescente, la vegetazione urbana deve essere considerata non più solo
Un imperativo per il futuro(www.ecoblog.it)

Con il cambiamento climatico che continua a rappresentare una minaccia crescente, la vegetazione urbana deve essere considerata non più solo un elemento decorativo, ma una strategia essenziale per la vita. Sebbene fermare le emissioni di gas serra rimanga una priorità cruciale, l’adozione rapida di misure per aumentare il verde urbano rappresenta una risposta immediata e concreta ai rischi associati alle temperature estreme.

Investire in infrastrutture verdi, come parchi, tetti vegetali e filari alberati, non è solo una scelta ecologica, ma una necessità per la salute pubblica e il benessere sociale. Le città devono iniziare a considerare gli alberi come un’infrastruttura fondamentale da integrare nella pianificazione urbana e nelle politiche di sviluppo. Questo approccio potrebbe migliorare la qualità della vita nelle aree urbane e ridurre i costi sanitari legati a malattie provocate da ondate di calore e inquinamento.

Iniziative e progetti per un futuro verde

Diversi progetti innovativi stanno già emergendo in diverse città italiane e nel mondo. Ad esempio, il progetto RiforestAzione, che prevede la piantumazione di 4,5 milioni di alberi in 13 città italiane, dimostra come le amministrazioni pubbliche possano impegnarsi attivamente per trasformare le aree urbane in oasi verdi. Analogamente, iniziative come quella di Helio da Silva, che ha piantato oltre 40.000 alberi creando il primo parco lineare di San Paolo, evidenziano come la passione individuale possa contribuire a un cambiamento significativo.

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