Settantacinque anni fa il crollo della Rocca. Le ricerche di Vellone
SANTA MARIA A MONTE Il 20 marzo del 1950 ci fu il crollo dell’antica Rocca di Castruccio Castracani. Terra e macerie...

SANTA MARIA A MONTE
Il 20 marzo del 1950 ci fu il crollo dell’antica Rocca di Castruccio Castracani. Terra e macerie lambirono il palazzo comunale che, al pian terreno, ospitava la scuola Elementare. Lo storico Bernardo Vellone, sindaco di Santa Maria a Monte dal 1994 al 2003, ha ricostruito quei drammatici giorni, mesi e anni successivi al crollo che, solo per un caso, non coinvolse persone. "La soluzione del problema – scrive Vellone – richiese tempi lunghi che ebbero riflessi sulla circolazione. La frana innescò anche complessi contenziosi tra enti e tra l’amministrazione comunale ed proprietari di immobili coinvolti dall’evento franoso. Nel 1955 veniva contrattato un mutuo di 4 milioni di lire per il pagamento degli ’obblighi di transazione causa frana della Rocca’. Nel 1957 si procedeva a liquidare i danni ad alcuni proprietari e veniva assunto un muto di 8 milioni di lire per ’lavori pubblici straordinari’. Di questi 3.239.315 per il consolidamento della Rocca. Qualcosa non andò nella giusta direzione dal momento che il 28 dicembre del 1960, si verificarono movimenti franosi nel terrapieno della Rocca. Successivi lavori, eseguiti da manodopera locale, ci hanno consegnato la situazione che oggi caratterizza il muro di sostegno del terrapieno dell’attuale area archeologica".