Schianto in moto: "Alle gare serve più sicurezza"
Un dolore sordo e composto quello che stanno vivendo Roberta, Valentina e Eleonora, la moglie e le due figlie di...

Un dolore sordo e composto quello che stanno vivendo Roberta, Valentina e Eleonora, la moglie e le due figlie di Piero Pratesi, il motociclista morto domenica nel tragico incidente avvenuto durante la gara di ciclismo a Cerreto Guidi. Le tre donne, unite e forti nell’accogliere la processione di parenti e amici che si stanno recando alle cappelle del commiato Romualdi di via Gusci, a Buggiano, per salutare Piero per un’ultima volta. I funerali avranno luogo, domani venerdì 9 Maggio alle 15 alla chiesa di Santa Lucia di Uzzano. Piero abitava in Biscolla, lato Montecatini. Un grande lavoratore, ma anche un appassionato di ciclismo e di moto e uno delle colonne portanti per la storica festa di Croci a Vangile. Così la comunità di Massa e Cozzile ricorda Piero Pratesi, morto domenica pomeriggio nel tragico incidente avvenuto durante una corsa ciclistica a Cerreto Guidi. Faceva la staffetta per i Motociclisti Pistoiesi. Adesso il gagliardetto dell’associazione è appeso sulla bara aperta. "Mi stringo attorno alla sua famiglia con affetto e rispetto", ha detto il sindaco Marzia Niccoli che lo conosceva bene. Moglie e figlie lo ricordano con amore e angoscia: "Siamo rimaste colpite dalle parole degli amici – affermano – e dalla descrizione perfetta della sua persona. Era un uomo buono, sempre disponibile con tutti, sia nella professione che nella vita sociale. Non doveva morire così, è un’ingiustizia. Nemmeno il tempo di salutarlo". La dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti. "La nostra speranza è che non sia morto invano. Ci auguriamo – affermano – che il suo sacrificio possa servire da monito per la necessità di una maggiore sicurezza sulle strade, in particolare durante le gare sportive. Il tempo è prezioso, è vero, ma dobbiamo riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni sulla strada. Bisogna fare qualcosa in sua memoria".
Giovanna La Porta