Sale il tasso di disoccupazione a marzo, occupati in calo tra donne e giovani
Secondo l'ultimo aggiornamento Istat, a marzo il numero degli occupati in Italia è sceso, mentre è cresciuto il tasso di disoccupazione: il confronto con i livelli del 2024

Cresce il tasso di disoccupazione e calano gli occupati tra donne e lavoratori sotto i 35 anni. È quanto emerge dai dati Istat su base mensile relativi a marzo, in cui il tasso di disoccupazione generale che ha raggiunto quota 6% e quello giovanile in aumento al 19%. Lieve calo rispetto al mese precedente degli occupati tra lavoratrici e under 35.
Numeri che appaiono in controtendenza rispetto alle cifre sciorinate dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in occasione della festa del primo maggio.
I numeri di Giorgia Meloni
Per celebrare la giornata dei lavoratori la premier ha rivendicato i risultati e la strategia sulle politiche del lavoro del suo Governo:
“In due anni e mezzo sono stati creati oltre un milione di posti di lavoro e il numero complessivo degli occupati ha raggiunto il massimo storico: più di 24 milioni e 300 mila. Anche l’occupazione femminile ha toccato il livello più alto di sempre. La disoccupazione è ai minimi da 18 anni a questa parte”, ha scritto sui social Giorgia Meloni, parlando di “impegno concreto che continua anche sul fronte della sicurezza, con nuove risorse, più controlli, incentivi e una forte spinta sulla prevenzione e sulla formazione”.
I numeri Istat
Nell’ultima elaborazione Istat sui livelli di occupazione e disoccupazione in Italia, l’Istituto ha segnalato un leggero aumento dello 0,1% del tasso di disoccupazione a marzo, più consistente se si considerano i giovani lavoratori, +1,6%.
Sempre secondo quanto comunicato dall’Ente di statistica, alla crescita dei disoccupati su base mensile si affianca anche un lieve calo degli occupati tra le categorie più precarie, donne, under 35, dipendenti a termine e autonomi, che rispetto a febbraio sono diminuiti di 16mila unità (-0,1%). Il totale si assesta a 24milioni 307 mila, con un tasso di occupazione del 63%.
Cresce il numero dei lavoratori uomini e dei dipendenti con contratti a tempo indeterminato, così come aumenta tra la popolazione maschile sotto i 50 anni di età il numero delle persone che cercano un impiego, pari a +32mila unità (+2,1%).
Se tra gli uomini e lavoratori con età compresa tra i 35 e i 49 anni il numero di inattivi (tasso invariato al 32,9%) è sceso di 11mila persone, a marzo crescono invece le donne e i soggetti nelle altre classi di età che non sono occupati e che non cercano lavoro, ad eccezione dei 15-24enni, per i quali i numeri sono stabili.
Il confronto con il 2024
Cifre più positive emergono dal confronto con marzo 2024: rispetto allo stesso mese dello scorso anno, nel 2025 il numero di occupati è salito dell’1,9%, pari a +450mila unità, un incremento che riguarda uomini, donne e in generale i lavoratori sopra i 35 anni, mentre sotto questa soglia l’occupazione risulta in calo.
Da marzo di un anno fa è diminuito il numero di persone in cerca di lavoro (-11,8%, pari a -208mila unità) sia quello degli inattivi (-0,9%, pari a -107mila).
L’Istat sottolinea che, prendendo in esame il primo trimestre 2025 con il quarto del 2024, si registra un aumento di 224mila occupati (+0,9%), una crescita associata all’aumento delle persone in cerca di lavoro (+0,5%, pari a +7mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-1,7%, pari a -217mila unità).