Russia e Ucraina hanno raggiunto un accordo per una tregua sul Mar Nero

Gli Stati Uniti hanno annunciato ieri di aver raggiunto accordi separati con Ucraina e Russia per garantire la sicurezza della navigazione nel Mar Nero e per attuare il divieto di attacchi da parte dei due Paesi ai reciproci impianti energetici. Gli accordi, se attuati, rappresenterebbero il progresso più chiaro finora verso un cessate il fuoco […] The post Russia e Ucraina hanno raggiunto un accordo per una tregua sul Mar Nero appeared first on L'INDIPENDENTE.

Mar 26, 2025 - 11:20
 0
Russia e Ucraina hanno raggiunto un accordo per una tregua sul Mar Nero

Gli Stati Uniti hanno annunciato ieri di aver raggiunto accordi separati con Ucraina e Russia per garantire la sicurezza della navigazione nel Mar Nero e per attuare il divieto di attacchi da parte dei due Paesi ai reciproci impianti energetici. Gli accordi, se attuati, rappresenterebbero il progresso più chiaro finora verso un cessate il fuoco più ampio che Washington vede come un trampolino di lancio verso i colloqui di pace per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina, che si protrae da tre anni. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato: «Avremo bisogno di garanzie chiare. E data la triste esperienza degli accordi solo con Kiev, le garanzie possono essere solo il risultato di un ordine di Washington a Zelensky perché rispetti l’accordo».

In merito agli accordi, la Casa Bianca ha rilasciato due annunci separati. Per quanto riguarda le negoziazioni con la Russia, Washington riferisce che è stato trovato il modo di «garantire la sicurezza della navigazione, di eliminare l’uso della forza e di impedire l’uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero». Gli Stati Uniti, inoltre, si sono impegnati a contribuire a «ripristinare l’accesso della Russia al mercato mondiale per le esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti, a ridurre i costi delle assicurazioni marittime e a migliorare l’accesso ai porti e ai sistemi di pagamento per tali transazioni». Inoltre, USA e Russia hanno trovato il modo di «sviluppare misure per l’attuazione dell’accordo del presidente Trump e del presidente Putin per vietare gli attacchi contro le infrastrutture energetiche di Russia e Ucraina». Secondo una lista pubblicata sul sito del Cremlino, queste comprendono: raffinerie di petrolio, oleodotti e impianti di stoccaggio di petrolio e gas, infrastrutture per la generazione e la trasmissione di energia elettrica, centrali nucleari, dighe idroelettriche. Il Cremlino riferisce che la moratoria è valida per 30 giorni a partire dal 18 marzo e che «potrà essere prorogata di comune accordo». Il divieto di attacchi alle infrastrutture energetiche viene confermato anche nell’ambito degli accordi con l’Ucraina, oltre all’impegno a «garantire la sicurezza della navigazione, di eliminare l’uso della forza e di impedire l’uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero». Inoltre, gli USA manterranno l’impegno con Kiev di «contribuire allo scambio di prigionieri di guerra, al rilascio di detenuti civili e al ritorno dei bambini ucraini trasferiti con la forza».

Entrambe le parti, tuttavia, hanno espresso reciproca diffidenza. Dal canto suo, il ministro degli Esteri russo Lavrov, citato dalla TASS, ha dichiarato che Mosca avrà bisogno di «garanzie ben definite», le quali «possono essere solo il risultato di un ordine da Washington» nei confronti di Zelensky e del suo team. Già nel corso dei colloqui per implementare l’iniziativa del Mar Nero (concordata tra il 2022 e il 2023 tra Russia, Turchia e Ucraina per l’esportazione di milioni di tonnellate di grano ucraino e altri prodotti alimentari necessari per la sopravvivenza di altri Paesi – soprattutto quelli ricchi), Zelensky si sarebbe dimostrato inaffidabile, cambiando idea all’ultimo minuto in merito ai termini dell’accordo. Secondo il ministro Lavrov, già quegli accordi avrebbero dovuto prevedere l’abolizione delle «misure discriminatorie» contro la reintroduzione di fertilizzanti e prodotti agricoli russi nei mercati globali, ma l’allora segretario delle Nazioni Unite Guterres avrebbe «cercato scappatoie» per imporre comunque le sanzioni. Con queste premesse, per la Russia «solo Washington può ottenere risultati positivi» nel fermare gli attacchi di Kiev. Per quanto riguarda le posizioni dei leader europei, queste «contraddicono direttamente» l’amministrazione Trump, che ha detto che «sono in corso discussioni preliminari sui parametri di una soluzione finale» e che «la NATO dovrebbe essere dimenticata».

Dal canto suo, Zelensky ha riferito che il comportamento della Russia nei prossimi giorni mostrerà le sue vere intenzioni di giungere o meno a un accordo di pace. «Se ci saranno di nuovo allarmi di raid aerei, se ci sarà una rinnovata attività militare nel Mar Nero, se continueranno le manipolazioni e le minacce russe, allora dovranno essere prese nuove misure, specificamente contro Mosca» ha dichiarato.

Nel frattempo, il presidente statunitense Trump ha per la prima volta ammesso che la Russia potrebbe cercare di tirare per le lunghe il raggiungimento di un accordo di pace con l’Ucraina. «Credo che la Russia voglia vedere la fine [del conflitto, ndr], ma probabilmente stanno “trascinando i piedi”» ha dichiarato il presidente statunitense, aggiungendo poi che «la Russia vorrebbe vederla finita, come anche il presidente Zelensky a questo punto».

I colloqui tra le parti sono cominciati a Riyad, in Arabia Saudita, lo scorso lunedì 24 marzo. Le delegazioni russa e ucraina hanno discusso separatamente con l’inviato speciale USA Steve Witkoff, senza tuttavia incontrarsi mai. Nel frattempo, entrambe hanno continuato a lanciarsi accuse di reciproci attacchi con droni.

[di Valeria Casolaro]

The post Russia e Ucraina hanno raggiunto un accordo per una tregua sul Mar Nero appeared first on L'INDIPENDENTE.