Rubrica di Stato online, il direttore della Cybersicurezza Frattasi: “Nulla da aggiungere”. Dimissioni? Risponde così

Sulla vicenda rivelata dal Fatto Quotidiano circa le informazioni ricevute dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale da un esperto informatico che, a partire dal 17 marzo scorso, ha tentato invano di avvertire l’Acn della presenza su siti online di numeri ed email dei proprio dipendenti, abbiamo provato a rivolgere alcune domande al direttore Generale dell’ACN Bruno Frattasi. Il punto è che se qualcuno avesse dato seguito alla segnalazione giunta all’Agenzia o avesse contattato Mavilla avrebbe potuto scoprire che su alcuni siti internet c’erano anche i numeri del cellulare del Presidente della Repubblica Mattarella, del Presidente del Consiglio Meloni e dei ministri Crosetto e Piantedosi. Invece qualcuno dell’Acn sulla bacheca Linkedin dell’Agenzia a Mavilla rispose: “È una bufala. Saluti”. Frattasi, intervenuto ad un convegno sull’intelligenza artificiale, organizzato dalla Scuola di Formazione politica SPES Academy, nello Spazio Europa a Roma, è di poche parole. “Non ho nulla da aggiungere su questo perché è una vicenda sulla quale poi c’è anche una necessità di fare un punto di situazione con il Comitato Parlamentare di Sicurezza della Repubblica”. Copasir che si è attivato dopo la pubblicazione della notizia da parte de Il Fatto Quotidiano. “Per doveroso rispetto che devo a questo organismo parlamentare non posso dirle nulla”. Ma qualcosa il direttore dell’Agenzia la dice. “Mah!”. Risponde così, sospirando, alla domanda se intende dimettersi oppure no.