Vacanze di Pasqua: 9 cose che dovresti fare per rilassarti e “risorgere” anche tu
“Non si può seppellire la verità in una tomba: questo è il senso della Pasqua”. La frase dello scrittore americano Clarence W. Hall racchiude in poche parole la forza dirompente di questa festa, che va oltre le uova colorate, le tavole imbandite e i picnic all’aria aperta. La resurrezione è il fulcro del credo cristiano,...

“Non si può seppellire la verità in una tomba: questo è il senso della Pasqua”. La frase dello scrittore americano Clarence W. Hall racchiude in poche parole la forza dirompente di questa festa, che va oltre le uova colorate, le tavole imbandite e i picnic all’aria aperta.
La resurrezione è il fulcro del credo cristiano, la prova che la verità – quella del Cristo, luminosa, salvifica ed incorruttibile – non può essere nascosta, né repressa, perché troverà il modo di riemerge, sempre.
E forse è proprio da qui che dovremmo ripartire, anche nel nostro modo di vivere le vacanze pasquali, visto che nel corso dell’anno tra lavoro, impegni, scadenze e frenesia, finiamo per seppellire molte “verità” personali. La verità è che abbiamo bisogno di riposo ma ci ostiniamo a tirare avanti, siamo fragili e ci sforziamo nell’essere sempre performanti, desideriamo lentezza inseguendo l’efficienza.
Ecco allora che la Pasqua diventa l’occasione per compiere qualche riflessione e riemergere da ciò che ci opprime. Chi si sente schiacciato dalla routine può trovare nuova energia nel silenzio di una passeggiata in natura, ascoltare i propri bisogni e ritrovare la bellezza delle cose semplici in una tavolata familiare, o magari in un tranquillo pomeriggio passato a leggere.
Ma come è possibile rilassarsi davvero quando la testa è ancora lì, affollata di pensieri e to-do list? Niente paura: i rimedi anti-stress esistono, e la Pasqua può diventare la tua piccola oasi rigenerante.
Lascia perdere la perfezione
Prima regola: basta rincorrere l’idea della vacanza perfetta, pertanto, niente tavole impeccabili, né itinerari serrati. Rilassarsi inizia proprio da qui: ridimensiona le aspettative. Una passeggiata al sole, un pranzo semplice ma fatto con amore, una chiacchierata sincera possono avere più potere rigenerante di un weekend in un resort extralusso (e sicuramente meno stress logistico).
Fai il pieno di natura
La primavera è un invito a uscire. I fiori sbocciano, l’aria si fa tiepida, la luce cambia colore, quindi se puoi, allontanati anche solo per qualche ora dalla città, e prova a camminare in un bosco, a fermarti su una panchina, a guardare il cielo.
Il contatto con la natura ci riconsegna un’immagine idilliaca, quasi ideale, poetica, quando in realtà ha risvolti ben più concreti: stare in mezzo alla natura abbassa i livelli di cortisolo, regola la pressione e migliora l’umore. Come una sorta di reset che chiunque – non servono certamente escursionisti provetti – può realizzare, anche con una semplice passeggiata tra gli alberi, oppure con una visita presso un parco pubblico.
Spegni il telefono. O almeno silenzialo
Sappiamo tutti quanto sia difficile, ma prova a pensarci: ogni notifica è un piccolo scossone, una fitta al cervello. Invece di rilassarti, finisci per rispondere ad un messaggio del gruppo famiglia, controllare i post di chi è alle Maldive, leggere la mail del collega che “giusto un attimo” voleva chiarire un punto.
Basta. Prova a dire stop: metti il telefono in modalità aereo per un paio d’ore, lascialo in un’altra stanza, insomma fai in modo di scordartelo. Il mondo continuerà a girare, promesso. Tu, intanto, riprendi fiato.
Coccola i sensi
Rilassarsi vuol dire anche accendere i sensi: profumi, suoni, sapori. Lasciati guidare da ciò che ti fa stare bene. Una tisana calda sorseggiata con lentezza, una playlist che ti accompagna senza invadere, un olio essenziale alla lavanda da diffondere in casa, oppure, per i più golosi, un bel quadratino di cioccolato fondente lasciato sciogliere piano sul palato.
Sono dettagli quasi insignificanti, ma messi insieme creano una buona atmosfera.
Muovi il corpo (con dolcezza)
Lo sport, si sa, è un anti-stress naturale. Tranquilli, non stiamo parlando di sfide all’ultima serie di squat: il corpo ha bisogno di muoversi, sì, ma anche di ascolto e gentilezza.
Prova con una sessione di stretching al mattino, una camminata a ritmo lento, una lezione di yoga rigenerante: il movimento stimola le endorfine, allenta le tensioni muscolari e favorisce il sonno. E se proprio non hai voglia di “fare attività fisica”, potresti compensare con il ballo: piazza la tua canzone preferita e lascia che siano i piedi a decidere.
Ritaglia spazi solo per te
Durante le feste spesso si è circondati da tante persone: parenti, amici, bambini, suocere… tutte figure adorabili, ma anche energivore. E allora ritagliati uno spazio, un’ora tutta per te. Leggi un libro, scrivi qualche pensiero su un quaderno, fai un bagno caldo, magari stattene per un po’ in silenzio. Non devi giustificarti, perché hai il sacrosanto diritto di ritrovarti, anche tra un antipasto e un dolce.
Dormi. E se puoi, dormi ancora
Dormire bene è il rimedio anti-stress per eccellenza. Durante la notte, il cervello riordina, il corpo si rigenera e l’umore si riequilibra.
Le vacanze sono l’occasione perfetta per recuperare le ore di sonno sacrificate nei mesi precedenti: se possibile, smettila di puntare la sveglia, asseconda i tuoi ritmi, e se dovesse scappare un pisolino dopo pranzo, lascialo arrivare. Non è pigrizia, ma cura di se stessi.
Ridi. Sul serio
Hai presente quella sensazione dopo una risata sincera? Quella leggerezza? Bene: è scientificamente dimostrato che ridere riduce lo stress, stimola il sistema immunitario e migliora la qualità della vita.
Guarda un film comico, leggi qualcosa che ti faccia sorridere, stai con chi sa trovare il lato buffo delle cose, e soprattutto concediti il lusso di non prendere tutto sul serio. Anche le vacanze, anche te stesso.
Non fare niente (e fallo bene)
In un mondo che ci chiede sempre di fare, il “non fare” diventa rivoluzionario.
Concediti di stare fermo, davvero, di contemplare, di non produrre, di non ottimizzare il tempo. Sedersi su un balcone, ascoltare il rumore del vento, guardare le persone passare: è un esercizio di libertà, un atto di presenza. Meno produttivi, più umani.
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