Rissa in un locale del Trevigiano, ucciso un 20enne
AGI - Un ragazzo di 20 anni ucciso a coltellate e un suo amico 22enne ferito gravemente: è il bilancio dell’ennesima rissa da discoteca scoppiata alle 4 del mattino vicino alla 'Baita a Lago' di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso. Per l’aggressione sono stati portati in caserma dai Carabinieri altri due ventenni. La vittima è un giovane di Trebaseleghe, in provincia di Padova: all’arrivo in ospedale è stato subito portato in sala operatoria ma è morto poco dopo. L’amico, di Zero Branco nel Trevigiano, è stato operato ed è ricoverato in terapia intensiva con lesioni per tre fendenti al torace e uno all’addome. Feriti in modo più lieve altri due loro amici di 18 e 19 anni di Castelfranco. Il movente e lo scontro Da quanto è stato ricostruito, i quattro facevano parte di un gruppo di italiani, tutti provenienti da famiglie di origini romene, che in discoteca ha litigato con due ragazzi nordafricani. Il servizio d’ordine aveva ordinato a tutti i protagonisti della lite – una decina – di allontanarsi dal locale. Mentre i quattro stavano ripartendo in auto, sono stati nuovamente provocati da due rivali e sono scesi per affrontarli. A quel punto, però, i due hanno tirato fuori i coltelli e li hanno colpiti. I ragazzi feriti non hanno atteso l’arrivo dell’ambulanza e hanno raggiunto con la loro vettura l’ospedale di Castelfranco, dove però il ventenne è deceduto. I Carabinieri sono intervenuti sul posto e hanno avviato le indagini. Le reazioni Episodi come l’accoltellamento di due giovani a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, con un 20enne morto e un 22enne gravissimo, "ci scuotono nel profondo, perché ci pongono di fronte a un fenomeno che purtroppo non riguarda solo un singolo luogo o una singola comunità: è un campanello d’allarme che riguarda l’intero Paese". “L’escalation di violenza tra giovani, spesso accompagnata da un vuoto educativo e relazionale, ci impone una riflessione seria e urgente”, ha scritto in una nota Antonella Zoggia, sindaco di Trebaseleghe, il paesino del Trevigiano di cui era originario il ragazzo morto. “È giusto contrastare questi fenomeni, promuovendo momenti di ascolto, dialogo e prevenzione. Non possiamo e non vogliamo restare indifferenti”.

AGI - Un ragazzo di 20 anni ucciso a coltellate e un suo amico 22enne ferito gravemente: è il bilancio dell’ennesima rissa da discoteca scoppiata alle 4 del mattino vicino alla 'Baita a Lago' di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso. Per l’aggressione sono stati portati in caserma dai Carabinieri altri due ventenni.
La vittima è un giovane di Trebaseleghe, in provincia di Padova: all’arrivo in ospedale è stato subito portato in sala operatoria ma è morto poco dopo. L’amico, di Zero Branco nel Trevigiano, è stato operato ed è ricoverato in terapia intensiva con lesioni per tre fendenti al torace e uno all’addome. Feriti in modo più lieve altri due loro amici di 18 e 19 anni di Castelfranco.
Il movente e lo scontro
Da quanto è stato ricostruito, i quattro facevano parte di un gruppo di italiani, tutti provenienti da famiglie di origini romene, che in discoteca ha litigato con due ragazzi nordafricani. Il servizio d’ordine aveva ordinato a tutti i protagonisti della lite – una decina – di allontanarsi dal locale. Mentre i quattro stavano ripartendo in auto, sono stati nuovamente provocati da due rivali e sono scesi per affrontarli.
A quel punto, però, i due hanno tirato fuori i coltelli e li hanno colpiti.
I ragazzi feriti non hanno atteso l’arrivo dell’ambulanza e hanno raggiunto con la loro vettura l’ospedale di Castelfranco, dove però il ventenne è deceduto. I Carabinieri sono intervenuti sul posto e hanno avviato le indagini.
Le reazioni
Episodi come l’accoltellamento di due giovani a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, con un 20enne morto e un 22enne gravissimo, "ci scuotono nel profondo, perché ci pongono di fronte a un fenomeno che purtroppo non riguarda solo un singolo luogo o una singola comunità: è un campanello d’allarme che riguarda l’intero Paese".
“L’escalation di violenza tra giovani, spesso accompagnata da un vuoto educativo e relazionale, ci impone una riflessione seria e urgente”, ha scritto in una nota Antonella Zoggia, sindaco di Trebaseleghe, il paesino del Trevigiano di cui era originario il ragazzo morto. “È giusto contrastare questi fenomeni, promuovendo momenti di ascolto, dialogo e prevenzione. Non possiamo e non vogliamo restare indifferenti”.