Riscaldamento globale: cambia perfino il colore degli oceani, e non va bene
Studio sul collegamento tra il riscaldamento degli oceani ed il cambiamento cromatico degli stessi.
Le trasformazioni climatiche in atto stanno inducendo variazioni cromatiche negli oceani. In certe aree geografiche, la tonalità azzurra distintiva del nostro pianeta sta virando verso il verde; in altre, l'azzurro si fa più saturo. Entrambe queste modifiche comportano notevoli ripercussioni sugli ecosistemi, sulle relative dinamiche nutrizionali e sui cicli biochimici del carbonio, generando conseguenze a catena di notevole importanza.
Nelle aree circumpolari questo fenomeno si osserva con maggiore chiarezza. In tali ambienti infatti, la graduale diminuzione della copertura glaciale marina incrementa la quantità di radiazione luminosa che raggiunge le profondità oceaniche, alterando di conseguenza i processi biologici degli organismi acquatici primari (fitoplancton, alghe, batteri). Benché questo effetto sia conosciuto, i meccanismi fondamentali che lo regolano non sono ancora stati completamente decifrati.
LO STUDIO
Una nuova indagine internazionale dal titolo "Loss of sea ice alters light spectra for aquatic photosynthesis", condotta dai biologi marini Monika Soja-Woźniak e Jef Huisman dell'ateneo di Amsterdam, getta luce su questo argomento. La ricerca ha analizzato le modalità in cui la riduzione della copertura dei ghiacci marini influenza l'illuminazione degli ambienti sottomarini, evidenziando una marcata tendenza delle acque verso tonalità del blu. La concentrazione cromatica determina una diminuzione degli spettri luminosi disponibili nella zona eufotica, lo strato superficiale delle acque in cui la luce solare è sufficiente per la fotosintesi, limitandoli a lunghezze d'onda più corte.