Ricercatori canadesi inventano vernice antimicrobica che elimina virus e batteri in meno di un’ora (anche al buio)

Una vernice antimicrobica capace di eliminare virus e batteri dalle superfici, anche senza esposizione alla luce e senza bisogno di disinfettanti. È questa la sorprendente innovazione messa a punto dai ricercatori del Centre de recherche sur les matériaux avancés (CERMA) dell’Università Laval, in Québec, Canada. Un progetto che potrebbe presto rivoluzionare la gestione dell’igiene in...

Mag 3, 2025 - 13:28
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Ricercatori canadesi inventano vernice antimicrobica che elimina virus e batteri in meno di un’ora (anche al buio)

Una vernice antimicrobica capace di eliminare virus e batteri dalle superfici, anche senza esposizione alla luce e senza bisogno di disinfettanti. È questa la sorprendente innovazione messa a punto dai ricercatori del Centre de recherche sur les matériaux avancés (CERMA) dell’Università Laval, in Québec, Canada. Un progetto che potrebbe presto rivoluzionare la gestione dell’igiene in scuole, ospedali, mezzi pubblici e altri luoghi ad alta frequentazione.

Questa vernice contiene microparticelle ceramiche modificate chimicamente, in grado di agire con un meccanismo puramente fisico: una volta entrate in contatto con batteri e virus, perforano le loro membrane e li distruggono in modo irreversibile. Un’azione altamente efficace, già testata in laboratorio su agenti patogeni pericolosi come Escherichia coli, Staphylococcus aureus e anche il SARS-CoV-2, responsabile del Covid-19.

A rendere questa vernice ancora più interessante è il fatto che la sua efficacia non dipende da fattori esterni come la luce ultravioletta, né da sostanze chimiche aggressive: continua a funzionare anche al buio e in ambienti frequentati, mantenendo intatta la propria capacità antimicrobica.

Funziona anche al buio, è stabile nel tempo e non rilascia sostanze tossiche: perché è diversa dalle altre

A differenza di altri rivestimenti antimicrobici, che si attivano solo alla luce o si degradano rapidamente, questa pittura è stata progettata per mantenere la sua efficacia nel tempo. Le microparticelle ceramiche non si consumano né rilasciano agenti nocivi nell’ambiente, rendendola sicura anche per le persone che vivono o lavorano in ambienti trattati.

Un altro vantaggio fondamentale è la rapidità di azione: secondo i dati emersi dai test di laboratorio, già dopo 20 minuti dall’esposizione, la maggior parte dei microrganismi viene inattivata. E nell’arco di un’ora si raggiunge una eliminazione pari al 99,9%.

Non sostituisce naturalmente le pratiche di igiene quotidiane – come precisano gli stessi scienziati – ma può rappresentare una barriera aggiuntiva importante, soprattutto in ambienti a rischio come strutture sanitarie, scuole, aeroporti o metropolitane.

In arrivo il brevetto 

Il team guidato dal professor Frédéric-Georges Fontaine, docente di chimica presso l’Università Laval, ha già avviato le procedure per brevettare l’invenzione e collabora con alcuni partner industriali per valutare la produzione su larga scala. L’obiettivo è rendere disponibile questa vernice antimicrobica a livello globale, contribuendo a limitare la diffusione di agenti patogeni negli spazi condivisi, senza danneggiare l’ambiente né la salute umana.

Un’innovazione che potrebbe rivelarsi cruciale nel prevenire future epidemie e infezioni ospedaliere, in un’ottica di igiene sostenibile e di protezione collettiva, come ha spiegato Fontaine:

Non serve sostituire la pulizia quotidiana: vogliamo semplicemente offrire una protezione in più, continua e invisibile. Questa tecnologia non è invasiva, non è pericolosa e può aiutarci davvero a vivere in ambienti più sicuri.

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Fonte: University of Nottingham

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