Restare nelle aree interne è possibile: l’esempio di Filiera Madeo

L’Istat certifica che le aree interne della penisola si stanno spopolando ma ci sono aziende che promuovono la 'restanza': il caso di Filiera Madeo Alla Camera si è tenuto un incontro per favorire sinergie pubblico-privato nel cercare di arginare lo spopolamento delle aree interne italiane. Tra le storie, dalla Calabria è emerso l’esempio di Filiera Madeo, raccontato anche nel testo Il coraggio della restanza. Spopolamento del Sud Italia? C’è chi dice no: il caso di Filiera Madeo Negli ultimi dieci anni, certifica Istat, le aree interne hanno assistito a un calo di popolazione del 5%, con picchi oltre il 6% nel Mezzogiorno, peggio del resto d’Italia. In questo quadro l’agricoltura e l’impresa agricola possono essere un antidoto allo spopolamento e strumento per costruire un nuovo modello di sviluppo economico, che può partire dal Sud Italia. È il messaggio della conferenza Restare per innovare. Il ruolo dell’agricoltura per giovani e territori, promossa da Maria Chiara Gadda, vicepresidente della Commissione Agricoltura alla Camera. L’incontro ha messo in luce casi emblematici, come quello calabrese di Filiera Madeo, raccontato nel volume Il coraggio della restanza. Filiera Madeo, restare in Calabria a fianco di persone e territori L’imperativo è “creare i presupposti per lo sviluppo del territorio -spiega Ernesto Madeo, fondatore dell’omonima azienda- e la restanza delle persone”. E ancora, serve “garantire risorse da destinare a viabilità, servizi e assistenza sociale alle famiglie che vogliono ritornare dall'estero per ripopolare i piccoli comuni. In secondo luogo puntare sulla promozione del territorio e sul turismo, sul sostegno agli artigiani locali […]. Infine fondamentale è la sanità locale”. Filiera Madeo, un esempio di restanza Filiera Madeo, nata 40 anni fa come piccolo allevamento suinicolo nella Sila e oggi realtà industriale di riferimento per la Calabria, con quasi 30 milioni di fatturato, che esporta salumi in 25 Paesi. Quello che preoccupa ancora di più è la fuga dei giovani. “Da imprenditrice, ma soprattutto da donna del Sud -comunica Anna Madeo, Ceo- sono consapevole di avere una grande responsabilità, […] anche nel contribuire a far crescere il territorio e offrire prospettive alla comunità e soprattutto ai giovani che vogliono restare. Per questo, ad esempio, nel 2021 abbiamo fondato academy Madeo, che offre ad una selezione di studenti dell’ultimo anno degli istituti professionali la possibilità di partecipare ad un percorso formativo che termina con un contratto di lavoro presso una delle aziende di Filiera Madeo. Negli anni abbiamo inoltre promosso numerose iniziative di sostegno economico e di sicurezza dei dipendenti, dalla previdenza all’assistenza sanitaria integrativa. Abbiamo inoltre messo in campo progetti di sostegno a soggetti deboli e di incentivo all’occupazione femminile”. L'articolo Restare nelle aree interne è possibile: l’esempio di Filiera Madeo è un contenuto originale di Mark Up.

Apr 16, 2025 - 12:34
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Restare nelle aree interne è possibile: l’esempio di Filiera Madeo
L’Istat certifica che le aree interne della penisola si stanno spopolando ma ci sono aziende che promuovono la 'restanza': il caso di Filiera Madeo

Alla Camera si è tenuto un incontro per favorire sinergie pubblico-privato nel cercare di arginare lo spopolamento delle aree interne italiane. Tra le storie, dalla Calabria è emerso l’esempio di Filiera Madeo, raccontato anche nel testo Il coraggio della restanza.

Spopolamento del Sud Italia? C’è chi dice no: il caso di Filiera Madeo

Negli ultimi dieci anni, certifica Istat, le aree interne hanno assistito a un calo di popolazione del 5%, con picchi oltre il 6% nel Mezzogiorno, peggio del resto d’Italia. In questo quadro l’agricoltura e l’impresa agricola possono essere un antidoto allo spopolamento e strumento per costruire un nuovo modello di sviluppo economico, che può partire dal Sud Italia. È il messaggio della conferenza Restare per innovare. Il ruolo dell’agricoltura per giovani e territori, promossa da Maria Chiara Gadda, vicepresidente della Commissione Agricoltura alla Camera. L’incontro ha messo in luce casi emblematici, come quello calabrese di Filiera Madeo, raccontato nel volume Il coraggio della restanza.

Filiera Madeo, restare in Calabria a fianco di persone e territori

L’imperativo è “creare i presupposti per lo sviluppo del territorio -spiega Ernesto Madeo, fondatore dell’omonima azienda- e la restanza delle persone”. E ancora, serve “garantire risorse da destinare a viabilità, servizi e assistenza sociale alle famiglie che vogliono ritornare dall'estero per ripopolare i piccoli comuni. In secondo luogo puntare sulla promozione del territorio e sul turismo, sul sostegno agli artigiani locali […]. Infine fondamentale è la sanità locale”.

Filiera Madeo, un esempio di restanza

Filiera Madeo, nata 40 anni fa come piccolo allevamento suinicolo nella Sila e oggi realtà industriale di riferimento per la Calabria, con quasi 30 milioni di fatturato, che esporta salumi in 25 Paesi. Quello che preoccupa ancora di più è la fuga dei giovani. “Da imprenditrice, ma soprattutto da donna del Sud -comunica Anna Madeo, Ceo- sono consapevole di avere una grande responsabilità, […] anche nel contribuire a far crescere il territorio e offrire prospettive alla comunità e soprattutto ai giovani che vogliono restare. Per questo, ad esempio, nel 2021 abbiamo fondato academy Madeo, che offre ad una selezione di studenti dell’ultimo anno degli istituti professionali la possibilità di partecipare ad un percorso formativo che termina con un contratto di lavoro presso una delle aziende di Filiera Madeo. Negli anni abbiamo inoltre promosso numerose iniziative di sostegno economico e di sicurezza dei dipendenti, dalla previdenza all’assistenza sanitaria integrativa. Abbiamo inoltre messo in campo progetti di sostegno a soggetti deboli e di incentivo all’occupazione femminile”.

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