Regole 2026, Ferrari e Red Bull in grave ritardo? Mercedes e Audi bocciano la proposta della F1 Commission

Nella giornata di giovedì la F1 Commission si è riunita per discutere di alcuni temi che riguarderanno principalmente il breve-medio

Apr 26, 2025 - 10:53
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Regole 2026, Ferrari e Red Bull in grave ritardo? Mercedes e Audi bocciano la proposta della F1 Commission

Nella giornata di giovedì la F1 Commission si è riunita per discutere di alcuni temi che riguarderanno principalmente il breve-medio periodo. Tra gli argomenti all’ordine del giorno spiccava ovviamente il regolamento 2026: le power unit del prossimo anno, pensate dalla FIA per essere 50% termiche e 50% elettriche rimarranno così. Non ci sarà quindi alcuna ridistribuzione in favore del termico, dopo le pressioni specialmente da parte di Ferrari e Red Bull, che a quanto pare non sono pronte all’appuntamento con il cambio normativo, e per questo motivo hanno spinto per tornare ai motori aspirati il più presto possibile.

Per i prossimi tre anni (almeno) però la situazione sarà questa, e sia Mercedes che Audi, le quali hanno bocciato in pieno la richiesta della F1 Commission di ridimensionare la potenza dell’elettrico (pare con una diminuzione da 350 a 200 KW), partiranno in forte vantaggio rispetto alla concorrenza, un po’ come accaduto nel 2014 per il team della Stella. Un qualcosa che spaventa sia la Formula 1 che la FIA, le quali hanno provato a mediare e trovare un compromesso affinché la competizione non venga ammazzata come fu appunto all’epoca.

Per questo motivo, anche se il comunicato non è chiaro in tal senso, sembra che chi sarà in ritardo con lo sviluppo della power unit avrà la possibilità di lavorarci di più, sia in termini di test che di budget. Una sorta di “grazia” da parte dei costruttori tedeschi verso una concorrenza che sembra molto lontana in termini di performance, quantomeno è quello che filtra dalle prove al banco. Toto Wolff lo aveva detto qualche giorno prima: “È una barzelletta, ne abbiamo già parlato in Bahrain e adesso continuano a proporlo all’ordine del giorno”. Insomma, l’austriaco è ben dritto per la sua strada, certo di avere tra le mani un progetto vincente come poco più di dieci anni fa.