Referendum 8 e 9 giugno, la posizione di M5S e AVS su Jobs Act e cittadinanza
Al Referendum abrogativo dell'8 e 9 giugno 2025 su Jobs Act e cittadinanza agli stranieri, AVS traccerà la X sul SÌ per 5 volte; più articolata, invece, la posizione del M5S

L’8 e 9 giugno gli italiani saranno chiamati a votare per il Referendum abrogativo. Si dovrà, in sintesi, rispondere SÌ o NO a 5 quesiti.
I primi 4 riguardano l’abrogazione di altrettanti punti del Jobs Act, l’insieme delle norme sul lavoro introdotte a suo tempo dal governo Renzi. Il quesito numero 5, invece, riguarda i tempi per la concessione della cittadinanza italiana agli stranieri, che verrebbero dimezzati passando da 10 a 5 anni.
Partiti divisi sul Referendum
Come accade di consueto, le posizioni dei vari partiti politici sui quesiti referendari sono quantomai eterogenee.
Si va dal totale disinteresse della maggioranza di governo, che sostanzialmente punta a far fallire il Referendum facendo prevalere l’astensionismo, alla totale apertura dei partiti di sinistra.
In questa sede analizzeremo le posizioni di due partiti progressisti: il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra.
Come vota il M5S al Referendum
Giuseppe Conte, il leader del M5S, invita a votare 4 SÌ ai quesiti sul Jobs Act, volendo dunque smantellare l’impianto della legislazione sul lavoro introdotta dal governo guidato da Matteo Renzi.
Dal sito ufficiale del Movimento 5 Stelle:
- “SÌ per fermare i licenziamenti illegittimi”;
- “SÌ per dare più tutele ai lavoratori delle piccole imprese”;
- “SÌ per ridurre il lavoro precario”;
- “SÌ per più sicurezza sul lavoro e più responsabilità negli appalti”.
Per il resto, Conte ha lasciato libertà di coscienza per il quesito numero 5, quello sulla cittadinanza italiana. “Io credo che il modo migliore per costruire un processo di coesione sociale che coinvolga senza paure, senza fobie, discriminazioni anche gli immigrati sia quello dello Ius Scolae”, ha spiegato Conte. Il quale ha però specificato che lui, personalmente, voterà SÌ .
Come vota AVS al Referendum
Alleanza Verdi e Sinistra, il partito di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, ha annunciato 5 convinti SÌ al Referendum di giugno.
Dal sito ufficiale di AVS:
- “SÌ, La tua vita la proteggi così: estende la responsabilità di eventuali incidenti che accadono nelle catene degli appalti anche all’impresa principale”;
- “SÌ, il tuo stipendio lo tuteli così: se un lavoratore viene ingiustamente licenziato in una piccola impresa, può ricevere un risarcimento adeguato”;
- “SÌ, il tuo lavoro lo difendi così: tornando all’art.18 dello Statuto dei Lavoratori, nessun datore di lavoro può licenziare un lavoratore senza giusta causa e motivo”;
- “SÌ, la precarietà finisce così: perché ogni assunzione a termine dev’essere giustificata da un’esigenza temporanea”;
- “SÌ, la nuova Italia nasce così: una persona residente in Italia da 5 anni può richiedere la cittadinanza”.
La polemica contro il governo
AVS si associa ai partiti che attaccano il governo in merito alla visibilità della campagna referendaria. FdI, Lega e FI puntano sull’astensione che porterebbe al mancato raggiungimento del quorum e che, di fatto, farebbe fallire il Referendum. I leader dei tre partiti di governo hanno fatto sapere che per loro la via maestra, per dirimere i nodi del Jobs Act e della cittadinanza, non è quella del voto popolare, ma di un intervento normativo.
Ecco perché AVS, schierato per il SÌ a tutti i quesiti del Referendum, accusa il governo: “Se ne sta parlando pochissimo perché il Governo non vuole farci scegliere ed è una vergogna! Ma è proprio per questo che ora più che mai il tuo voto e quello della tua rete sono fondamentali per fare la differenza. Dobbiamo dare un segnale forte e chiaro!”.