Red Bull, Verstappen prende atto degli attuali limiti della RB21
Inizio di weekend in chiaroscuro per Red Bull in F1. La seconda fila agguantata dal neo papà Verstappen è forse la nota più positiva, unitamente alla pole di Kimi Antonelli. La scuderia diretta da Christian Horner sta cercando di risalire la china accelerando la programmazione degli aggiornamenti. In occasione del Gran Premio di Miami, infatti […]

Inizio di weekend in chiaroscuro per Red Bull in F1. La seconda fila agguantata dal neo papà Verstappen è forse la nota più positiva, unitamente alla pole di Kimi Antonelli. La scuderia diretta da Christian Horner sta cercando di risalire la china accelerando la programmazione degli aggiornamenti. In occasione del Gran Premio di Miami, infatti è stato portato un nuovo fondo, in un unico esemplare a disposizione del campione del mondo.
Verstappen marca sempre la differenza
Anche nelle qualifiche sprint del Gran Premio della Florida è parso evidente che il quattro campione del mondo in carica abbia portato la monoposto di Milton Keynes in una posizione superiore al reale valore del mezzo. Soltanto che questa volta è stato appena sufficiente per partire dalla quarta casella dello schieramento, rispetto ad altri occasioni dove la posizione al via era migliore.
Molto peggio è andata a Yuki Tsunoda, eliminato in Q1 a causa del ritardo nella percorrenza del giro di warm-up, che lo ha fatto transitare sul traguardo quando la sessione era già terminata, senza avere quindi la possibilità di effettuare un secondo run. Potrebbe esserci stato anche un misunderstanding con il teammate olandese che lo precedeva lentamente davanti a lui prima di rientrare ai box.
Come spesso accade nel team Red Bull, quando il compagno di Verstappen parte nelle retrovie delle Sprint Race, Tsunoda nella gara di oggi potrebbe svolgere un lavoro di acquisizione dati funzionale alla gara di domenica. Del resto, con i pochi giri a disposizione, la Sprint Race diventa una sessione da disputare solo per obblighi contrattuali quando si prende il via dalle ultime file.
Il muretto è troppo distratto
Complessivamente il team austriaco non ha svolto un grande lavoro in pista nella giornata di ieri. Abbiamo spesso lodato l’abilità delle operazioni in pista del team, ma nella giornata di ieri sono stati commessi due errori gravi. Il primo riguarda la posizione in pista di Tsunoda nel secondo run del Q1, che ne ha decretato l’eliminazione. Inoltre, il muretto non è stato lesto a segnalare l’arrivo di Lando Norris nella velocissima curva 3 nella SQ1.
Azione non sanzionata dal collegio degli steward, così come l’impeding nei confronti di Stroll al termine del lungo rettilineo in prossimità di curva 17. Infine, il campione olandese è stato convocato dalla Federazione Internazionale per non aver rispettato il tempo minimo tra le due linee della Safety Car. Un’infrazione che la FIA ha sanzionato con una reprimenda per il team.
Insomma, nonostante il duplice volo transoceanico dovuto alla nascita del suo primogenito, Max è parso più sveglio dei suoi ingegneri, che hanno rischiato di farlo penalizzare. La quarta posizione sulla griglia può essere considerata un buon risultato, specie nel caso in cui Antonelli dovesse mostrare di essere altrettanto veloce nella Sprint Race. A quel punto, si potrebbero creare condizioni per lottare con la coppia di piloti McLaren.
Max, risultato coerente con gli attuali limiti della RB21
Nonostante i problemi di sottosterzo nelle curve lente, Max è riuscito a contenere il distacco da Antonelli in circa due decimi e mezzo. Il fuoriclasse dei Paesi Bassi ha ammesso di aver massimizzato il potenziale della monoposto, nonostante già nella prima ora di prove libere avesse iniziato ad avere molta carenza di rotazione in tutte le curve a bassa velocità, perdendo centesimi preziosi nell’economia del giro.
Verstappen sottolinea che la RB21 si è comportata bene nel T1 del circuito, caratterizzato dalla sequenza di curve molto veloci. Nel secondo settore invece non avere sufficiente grip per aggredire le curve più lente del tracciato della Florida. Max ha confermato di non essere soddisfatto del risultato; ciononostante, con sano realismo, bisogna accettare il risultato conseguito in virtù degli attuali limiti del mezzo.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Red Bull – F1Tv