Ferrari ricerca grip e altezze da terra corrette: analisi Fp1 GP Miami

La Ferrari vola a Miami per la sesta prova del mondiale 2025 di F1. La gara della Florida resterà in calendario fino al 2041, con un rinnovo annunciato poco prima dell’inizio della prima e unica sessione di prove libere di questo weekend. Nel fine settimana statunitense, infatti, ci sarà la seconda Sprint Race della stagione, […]

Mag 2, 2025 - 18:58
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Ferrari ricerca grip e altezze da terra corrette: analisi Fp1 GP Miami

La Ferrari vola a Miami per la sesta prova del mondiale 2025 di F1. La gara della Florida resterà in calendario fino al 2041, con un rinnovo annunciato poco prima dell’inizio della prima e unica sessione di prove libere di questo weekend. Nel fine settimana statunitense, infatti, ci sarà la seconda Sprint Race della stagione, un’occasione in più quindi per andare a punti e scompigliare un po’ le carte, come fatto dalla Ferrari a Shanghai con la vittoria di Hamilton.

Fp1, primi chilometri su asfalto sporco

La Scuderia di Maranello non ha portato novità significative sulla SF-25, come fatto invece dalla Red Bull, la quale monta un nuovo fondo sulla monoposto di Verstappen, diventato nel frattempo papà, auguri! Ferrari preferisce aspettare un weekend tradizionale per fare le dovute prove comparative e avere a disposizione tre FP, una scelta identica a quella della scorsa stagione.

Si parte dunque con la sessione di libere: le due vetture del Cavallino lasciano subito i box, entrambe montando pneumatici Medium. L’attenzione si concentra soprattutto sul portare in temperatura le gomme. Il primo giro è piuttosto conservativo: l’asfalto, ancora molto sporco, offre poca aderenza e spinge i piloti alla cautela. La scelta della mescola gialla serve per dare continuità al lavoro e verificare l’equilibrio della vettura.

Ferrari Leclerc F1
Passagio ai box per la Ferrari di Charles Leclerc durante l’unica sessione di prove libere del GP di Miami 2025

Leclerc completa una tornata ordinata, mentre Hamilton si trova a dover correggere leggermente nel secondo settore. Nel giro successivo, spingendo di più, Charles perde l’anteriore in ingresso di curva 11 e deve recuperare il controllo per evitare il testacoda; alla 17 manca l’apice e non chiude bene la traiettoria. Nel complesso lamenta poca fiducia nei tratti più lenti, sintomo di un grip ancora limitato.

Hamilton si mostra più pulito nella guida e, grazie a una maggiore precisione, riesce a essere leggermente più veloce del compagno. Nel giro seguente, Leclerc migliora la guida, mostrando un anteriore più stabile soprattutto in curva 17. Anche il britannico appare più in sintonia con la vettura, pur faticando ancora in frenata, in fase di ottimizzazione e intervenendo entrambi sul brake shaping.

Ferrari: aderenza meccanica non ottimale alle basse velocità

Le due Ferrari completano altri due giri veloci, intervallati da un paio di tornate di raffreddamento, chiudendo così il primo stint. Il bilanciamento generale sembra discreto, anche se emergono i soliti problemi: la mancanza di rotazione complica l’ingresso in alcune curve. Nei rapidi cambi di direzione del primo settore, però, la vettura si mostra abbastanza composta, con un equilibrio accettabile tra avantreno e retrotreno.

Le difficoltà aumentano nei tratti lenti e più tecnici, dove i piloti devono lavorare di più sul volante per far girare la macchina. In particolare, Leclerc evidenzia piccoli aggiustamenti in inserimento, chiaro segnale che l’aderenza meccanica alle basse velocità non è ancora sufficiente. Questo costringe entrambi a compensare la mancanza di grip per mantenere la traiettoria ideale.

Ferrari Leclerc F1
La Ferrari di Lewis Hamilton durante le prove libere del Gran Premio di Miami

Per migliorare la prestazione, durante la sosta ai box i meccanici intervengono sull’assetto di entrambe le monoposto, agendo su altezza da terra e rigidità di sospensioni anteriori e posteriori. L’obiettivo è chiaro: ottenere più grip e stabilità, soprattutto nei tratti critici. Leclerc torna subito in pista, avendo completato un giro in meno nel primo stint, e si prepara con un outlap controllato prima di iniziare il suo nuovo giro veloce.

Guardando la sua guida, si nota un avantreno più reattivo nelle curve lente, con una maggiore facilità nell’attaccare i cordoli, inclusa l’ultima curva. Gli aggiustamenti sulla rigidezza sembrano aver migliorato l’inserimento senza sacrificare la stabilità nei cambi di direzione. Resta però ancora da ottimizzare la resa nel primo settore, dove le gomme faticano ad entrare rapidamente nella giusta finestra di temperatura.

La prova sul passo gara

Nella fase conclusiva delle FP, la Ferrari si concentra sulla simulazione del passo gara, caricando entrambe le vetture con una quantità elevata di carburante. Per questa sessione vengono scelte le gomme Medium, proseguendo il lavoro di raccolta dati iniziato nei run precedenti. Anche i giri lanciati successivi alle modifiche di assetto vengono completati in configurazione pesante, con l’obiettivo principale di valutare il comportamento della monoposto in condizioni realistiche di gara piuttosto che cercare il tempo sul giro.

Ferrari Leclerc F1
Charles Leclerc è secondo con la sua Ferrari al termine delle prove libere del Gran Premio di Miami

La SF-25 evidenzia un anteriore piuttosto diretto, ma al contempo una tendenza al sovrasterzo a centro curva, che richiede ai piloti attenzione nelle correzioni. Il retrotreno, pur non essendo ingovernabile, si mostra a tratti nervoso, specialmente nei tratti più tecnici. Tra i due, Hamilton fatica maggiormente, apparendo meno in controllo rispetto a Leclerc, che sembra interpretare meglio il comportamento della vettura sotto carico.

Questa situazione mette in evidenza la necessità di un lavoro mirato per ridurre l’instabilità generale. La valutazione del passo gara rimane parziale, vista la durata limitata della simulazione. Dopo un rapido rientro ai box, il team opta per le gomme Soft per un tentativo a serbatoio pesante ma con massima aderenza.

Hamilton in continua sofferenza

Hamilton continua a lamentare sottosterzo e poca reattività all’anteriore, mentre Leclerc riesce a gestire meglio la vettura, pur non sfruttandone appieno il potenziale nel giro veloce. La bandiera rossa causata dall’incidente di Bearman chiude anticipatamente la sessione, lasciando Ferrari con qualche risposta ma anche molti aspetti su cui intervenire per migliorare l’equilibrio complessivo della monoposto.

Ferrari Leclerc F1
Lewis Hamilton durante le prove libere del Gran Premio di Miami con la sua Ferrari SF-25

Analizzando l’ultimo giro di Leclerc, emerge che i principali margini di miglioramento rispetto a Piastri si concentrano nelle curve 7, 11 e 12. In particolare, serve maggiore velocità nella percorrenza del lungo curvone del primo settore e più incisività in ingresso alla curva 11, punto d’inizio della parte più tecnica del tracciato.

Nonostante i progressi sull’assetto, Leclerc non ha condiviso particolari impressioni via radio: il suo atteggiamento lascia intendere una soddisfazione moderata, senza però mostrarsi deluso o preoccupato. La sensazione è che ci sia ancora del potenziale da sfruttare, soprattutto nei tratti più guidati.

Autore: Andrea Bovone

Immagini: Scuderia Ferrari