Norris inguaia McLaren con la FIA nonostante un buon inizio
McLaren conclude la prima giornata dello sprint weekend di F1 a Miami in modo soddisfacente. La strabiliante performance di Kimi Antonelli, che ha conquistato la partenza al palo nella mini gara da 100 chilometri probabilmente non era contemplata; tuttavia, la seconda e la terza posizione sulla griglia di partenza consentono di poter guardare alla Sprint […]

McLaren conclude la prima giornata dello sprint weekend di F1 a Miami in modo soddisfacente. La strabiliante performance di Kimi Antonelli, che ha conquistato la partenza al palo nella mini gara da 100 chilometri probabilmente non era contemplata; tuttavia, la seconda e la terza posizione sulla griglia di partenza consentono di poter guardare alla Sprint Race con lecito ottimismo.
Piastri batte ancora Norris
Per l’ennesima volta Piastri ha preceduto Norris in quello che fino allo scorso anno era il tallone d’Achille del pilota australiano: il giro secco. La principale minaccia della coppia di piloti è il neo papà Max Verstappen, che partirà proprio alle loro spalle. Nonostante la posta in palio sia esigua rispetto alla gara domenicale, è molto probabile che Oscar e Lando cercheranno di sopravanzare rapidamente il talentoso pilota bolognese.
Il tentativo è quello di tenere a distanza il campione del mondo olandese. Non potrebbe sere altrimenti in quanto è l’unica vera minaccia per il titolo piloti. Anche la gara odierna presenterà molte incognite, in quanto le varie scuderie, nell’unica ora di prove libere del fine settimana statunitense, non sono riusciti a elaborare una previsione in merito alla costanza di rendimento delle mescole.
Programma di lavoro troppo fitto, in cui si è cercato il bilanciamento delle monoposto sia per la Qualifica Shootout che per le regolazioni estreme, atte a sfruttare il minor carico di carburante imbarcato per la Sprint Race. Mentre Piastri sembra essere la solita statua di sale, apparentemente schermata da tutto ciò che lo circonda, Norris continua a dare segnali di nervosismo alla guida della MCL39
Azioni e reazioni di Lando tradiscono il suo nervosismo
Nel corso della prima e unica sessione di prove libere, Lando segnala in un team radio di dover tornare ai box in quanto nell’abitacolo sono presenti degli attrezzi utilizzati dai meccanici del team di Woking. Indubbiamente una grave negligenza, in quanto se questi strumento fossero arrivati in prossimità della pedaliera, avrebbero potuto impedire al pilota di utilizzare i pedali dell’acceleratore o del freno.
In tal senso, la reazione stizzita del campione di Bristol è comprensibile; tuttavia, ha esposto il team a un’indagine da parte della Federazione Internazionale, in quanto si tratta di un errore che poteva avere delle gravi conseguenze. La strumentazione gettata dalla monoposto in modo scomposto in mondovisione non è stata piacevole da vedere, in quanto stiamo parlando del team campione del mondo in carica.
In secondo luogo, ha sostanzialmente messo alla berlina i meccanici che tante volte si sbattono per sistemare l’auto anche a valle degli incidenti provocati da Norris. A Jeddah, Lando ha stampato la sua McL39. Non è la prima volta che Lando si lascia andare ad azioni e reazioni verbali fuori luogo, come quando nella cooldown room del Gran Premio d’Ungheria ricordò a Lewis Hamilton di aver avuto la macchina dominante sette anni prima.
Le certezze di Piastri
Dall’altra sponda del box si respira tranquillità. Piastri ha l’occasione di allungare in classifica nei confronti del Lando e Max. La pole era fattibile, ma per stessa ammissione di Piastri il suo ultimo tentativo non è stato esente da errori. Nonostante non ci siano grossi riferimenti, Piastri ha espresso molto ottimismo in merito al passo gara e sul potenziale ancora inespresso della McLaren nella prima frazione del weekend.
L’exploit di Antonelli non lascia scorie negative, in quanto la coppia di piloti del team diretto da Andrea Stella è assolutamente convinta di poter sovvertire il risultato della qualifica anche sulla distanza della gara corta. Per quanto concerne invece l’altra qualifica, l’obiettivo sarà quello di gestire la mescola nei tre settori in modo da non avere un eccessivo overheating nel terzo settore.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: McLaren – F1Tv