Quanto costa ristrutturare un bagno e come risparmiare
Ristrutturare il bagno spendendo poco è possibile, ecco quali sono i costi previsti e i consigli pratici per risparmiare su materiali, manodopera e detrazioni fiscali

Con l’aumento dei costi per la manodopera e per i materiali, ottimizzare il proprio budget per ristrutturare casa è fondamentale, soprattutto per ambienti chiave come il bagno. Quest’ultimo rappresenta infatti lo spazio quotidiano in cui si trascorrono momenti importanti, sia di routine mattutina che di relax serale. Ristrutturare un bagno significa quindi creare un ambiente ancora più accogliente e funzionale, adatto a tutti i membri del nucleo familiare. Quanto costa quindi tale operazione e come si può risparmiare sui costi?.
I fattori che influenzano i costi
Rifare un bagno non ha un costo finale uguale per tutti. Il prezzo dipende infatti da vari fattori come:
- le dimensioni;
- la facilità o la difficoltà di accesso nonché la necessità di smaltire i vecchi impianti e materiali;
- l’eventuale progetto nonché la supervisione tecnica;
- il tipo di ditta che si sceglie;
- i materiali come i sanitari e rubinetti, nonché le finiture;
- eventuali pratiche burocratiche.
Quali sono i passaggi da seguire
Prima di ristrutturare un bagno è necessario capire se basteranno poche modifiche per rinnovare l’ambiente o se è necessaria una ristrutturazione totale. La scelta va fatta con attenzione considerando anche la grandezza della superficie e l’effettiva necessità di intervenire su ogni elemento. Il primo step da eseguire sarà quello di analizzare:
- il costo inerente alla demolizione;
- il prezzo relativo allo smaltimento dei vecchi materiali.
Tali oneri potrebbero infatti incidere molto sul proprio budget complessivo. In seguito si dovrà verificare il costo:
- del rifacimento dell’impianto idraulico ed elettrico;
- delle piastrelle e della posa dei pavimenti;
- degli altri materiali;
- dei nuovi mobili;
- dei servizi aggiuntivi.
I calcoli per capire quanto costa la ristrutturazione di un bagno sono complessi e dipendono da numerose variabili per cui è difficile fornire una cifra precisa. Si possono però effettuare delle stime generali.
Quanto costano gli impianti idraulico ed elettrico
Se il bagno è datato e si deve ristrutturare è importante aggiornare l’impianto elettrico e quello idraulico. Il costo della rimozione del vecchio impianto si calcola solitamente in base alla superficie interessata con una media di circa 150 euro a metro quadro.
Quando si installa un nuovo impianto, poi, il prezzo viene determinato in base al numero di punti d’acqua e di luce previsti:
- per ciascun punto d’acqua, il costo solitamente va dai 180 ai 220 euro;
- per i punti luce, il costo oscilla dai 25 ai 500 euro (ciascuno) compresa l’installazione.
Qual è il costo delle piastrelle
Tra le voci fondamentali da tenere in conto per ristrutturare il bagno c’è quella inerente ai costi per le piastrelle. I prezzi dipendono ovviamente dalla qualità del prodotto che si acquista o dalla presenza di eventuali offerte. In ogni caso, in media:
- il costo delle piastrelle al metro quadro parte dai 15 euro e può arrivare anche a 100 euro a seconda del materiale;
- il costo del marmo al metro quadro va dai 90 ai 160 euro.
Quanto costano gli altri materiali
Oltre all’impianto idraulico ed elettrico e alle piastrelle, ci sono altri costi da mettere in conto se si desidera ristrutturare un bagno. Questi sono:
- i sanitari, con il prezzo che può oscillare dai 200 a 1.000 euro;
- i rubinetti e i miscelatori che sono fondamentali sia per l’efficienza che per l’estetica del bagno, con costi che variano dai 50 e ai 500 euro ciascuno;
- la vasca, il box doccia e gli accessori correlati i cui prezzi vanno dai 300 ai 2.000 euro circa a seconda del materiale, delle dimensioni e dell’eventuale sistema di idromassaggio.
Mobili e armadietti per il bagno
Gli altri costi da tenere a mente se si desidera ristrutturare un bagno sono quelli legati agli arredi come mobili, gli armadietti e le soluzioni di storage. I prezzi di tali oggetti possono infatti variare notevolmente, da 200 euro fino ad arrivare anche a 2.500 euro e più per mobili su misura o design di alta gamma.
Gli altri costi per la ristrutturazione
Non bisogna poi dimenticare che, oltre alle spese principali, ci sono altri servizi accessori che possono incidere molto sul budget come:
- la manutenzione ordinaria o la riparazione per sistemare eventuali piccoli problemi sorti dopo la ristrutturazione, con costi dai 200 ai 500 euro;
- le spese di trasporto, che è bene far inserire nei preventivi;
- il servizio di pulizia per polvere e detriti che può arrivare anche a 300 euro se l’ambiente è grande;
- le certificazioni e i permessi, con costi dai 100 ai 300 euro.
Un esempio di preventivo complessivo
Come detto, non è semplice indicare una cifra precisa da sostenere per la ristrutturazione di un bagno. In generale, però, si stima che il rifacimento di tale ambiente comporti una spesa compresa tra gli 800 e i 1.200 euro a metro quadro.
Ecco un esempio:
- con un bagno da 2 metri quadri, si possono spendere dai 2.000 ai 3.000 euro;
- con un bagno da 6 metri quadri, si possono spendere tra i 5.000 e i 7.000 euro.
Come già detto, tutto dipende ovviamente dalla complessità, dalla qualità dei prodotti e dalle personalizzazioni richieste.
Come risparmiare sulla ristrutturazione del bagno
È possibile risparmiare seguendo questi consigli:
- non eliminare i vecchi pavimenti e i rivestimenti se non necessario, sovrapponendo il nuovo pavimento al vecchio e rivestendo solo le parti necessarie come l’interno della doccia e il retro del lavandino;
- cambiare i sanitari solo se è necessario e scegliere ceramiche durevoli di qualità;
- scegliere arredi semplici e lineari, che non invecchiano;
- non scegliere rubinetti di bassa qualità;
- non cambiare la posizione degli elementi, dato che intervenire sugli impianti, sia quello idrico che elettrico, è molto dispendioso.
C’è anche il bonus bagno 2025 per risparmiare
Si può risparmiare sulla ristrutturazione del bagno anche con le detrazioni. Queste ultime sono, per il 2025:
- del 50% per le abitazioni principali su una spesa massima di 96.000 euro;
- del 36% per le seconde case.
Dal 2026, invece, la detrazione scenderà al 36% per le prima case e al 30% per le seconde.
Gli interventi ammessi dai bonus casa:
- la ristrutturazione completa del bagno ovvero pavimenti, pareti e impianti;
- rifacimento dell’impianto idrico e sanitario;
- le opere strutturali ovvero il miglioramento funzionale e l’impermeabilizzazione.
Sono invece esclusi dal bonus bagno 2025 la sostituzione dei soli sanitari o di interventi considerati di manutenzione ordinaria, dato che si applica solo a interventi di manutenzione straordinaria.