Qual è il piano del governo contro il caro bollette?

Il ministro Giorgetti ha anticipato che nelle prossime settimane verrà adottato un provvedimento per contenere l'aumento dei prezzi dell'energia e delle bollette. Ecco le idee in esame.

Feb 14, 2025 - 16:09
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Qual è il piano del governo contro il caro bollette?

Il ministro Giorgetti ha anticipato che nelle prossime settimane verrà adottato un provvedimento per contenere l’aumento dei prezzi dell’energia e delle bollette. Ecco le idee in esame

Giovedì, durante il question time al Senato, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha detto che “nelle prossime settimane un provvedimento con riferimento alle dinamiche dei prezzi dovrà essere assunto”, riferendosi all’aumento dei prezzi dell’energia e delle bollette per i consumatori.

L’AUMENTO DEL PREZZO DELL’ENERGIA È COLPA DELLA SPECULAZIONE?

“L’andamento dei prezzi dell’energia, in particolare delle bollette, non dipende dal comportamento del governo ma da dinamiche che talvolta hanno anche caratteristiche speculative”, ha aggiunto il ministro. In Italia il prezzo dell’elettricità è molto legato a quello del gas naturale, che nei giorni scorsi ha toccato il valore più alto degli ultimi due anni, superando i 58 euro al megawattora al punto di scambio virtuale di Amsterdam, il riferimento per il mercato europeo: oggi, in realtà, il prezzo è sceso sotto i 50 €/MWh, ma rimane comunque elevato.

Il ministro Giorgetti, come già altri politici prima di lui, ha ricondotto questi prezzi alla speculazione. In realtà – come spiegato da Startmag – i prezzi europei del gas sono su questi livelli perché il mercato avverte una “tensione” nell’equilibrio tra offerta e domanda e percepisce la situazione degli approvvigionamenti comunitari come meno “sicura” di un tempo, data la maggiore esposizione al commercio globale di Gnl.

IL RINCARO DELLE BOLLETTE E LA “RIFLESSIONE” SUL LIBERO MERCATO

Sempre a proposito del caro-bollette, nel suo intervento al Senato il titolare dell’Economia ha detto poi che una “riflessione su ciò che è significato il passaggio al libero mercato degli utenti del mercato elettrico deve essere fatta”.

Già altri esponenti della Lega – a partire dal segretario Matteo Salvini – hanno criticato più o meno duramente la fine del regime tutelato per l’energia elettrica e il passaggio al mercato libero, nonostante il partito abbia votato a favore del Pnrr elaborato dall’allora governo di Mario Draghi: la liberalizzazione e la concorrenza rientrano tra gli obiettivi del piano.

Come detto, l’aumento dei prezzi dell’elettricità in bolletta è legato all’aumento dei prezzi del gas, che a loro volta sono influenzati da dinamiche globali di domanda e offerta.

– Leggi anche: Perché le bollette si gonfieranno nel 2025

I DATI DI ASSOUTENTI

L’associazione dei consumatori Assoutenti ha calcolato che le tariffe del gas sono più alte del 21 per cento rispetto all’anno scorso e che questo si tradurrà in una spesa annua “più cara di 309 euro a famiglia”. La situazione, peraltro, “rischia di peggiorare nelle prossime settimane se i rincari sui mercati proseguiranno a questi livelli. Il governo deve passare dalle parole ai fatti”.

COSA FARÀ IL GOVERNO PER CONTENERE LE BOLLETTE?

Repubblica ha scritto che il governo sta valutando di ridurre “fino all’azzeramento” la differenza di prezzo che si registra sul mercato all’ingrosso italiano rispetto a quello di Amsterdam: in Italia, infatti, l’elettricità ha un prezzo più alto rispetto a tanti altri paesi dell’Unione europea (a gennaio la media italiana è stata di 143 €/MWh). È una proposta che piace a Confindustria – che a fine gennaio aveva espresso “grande preoccupazione” per i prezzi dell’energia alle imprese -, che vorrebbe però limitarne l’applicazione alle aziende. Potrebbero nascere dei contrasti con le norme europee sugli aiuti di stato.

Un’altra idea vagliata è la sospensione delle tasse sulle emissioni di CO2, che si applica ai produttori energetici da fonti fossili come forma di compensazione, con l’obiettivo di far scendere i costi di generazione e di conseguenza i prezzi delle bollette. Oppure l’azzeramento degli oneri di sistema, cioè l’insieme delle spese per la gestione dell’infrastruttura energetica e per l’incentivazione delle rinnovabili: sono una delle voci principali tra quelle che compongono la bolletta e sono slegate dai consumi. O, ancora, il governo potrebbe ridurre al 5 per cento l’Iva sul gas.

Nel settembre del 2021 l’allora governo Draghi approvò un decreto per contenere l’aumento delle bollette energetiche che consisteva proprio nell’eliminazione degli oneri di sistema e nell’abbassamento dell’Iva sul gas al 5 per cento.