Saipem7, tutto sulla fusione tra Saipem e Subsea7
Fusione tra Saipem e la norvegese Subsea7 per la creazione di una società con un portafoglio ordini da 43 miliardi. Gli azionisti italiani (Eni e Cdp) controlleranno il 17% della nuova società e indicheranno l'ad che rimarrà l'attuale numero uno di Saipem, Puliti. Tutti i dettagli nell'articolo di Energia Oltre

Fusione tra Saipem e la norvegese Subsea7 per la creazione di una società con un portafoglio ordini da 43 miliardi. Gli azionisti italiani (Eni e Cdp) controlleranno il 17% della nuova società e indicheranno l’ad che rimarrà l’attuale numero uno di Saipem, Puliti. Tutti i dettagli nell’articolo di Energia Oltre
Al via Saipem7.
È fatta per l’accordo tra Saipem e la norvegese Subsea7 con la firma di un Memorandum of Understanding con Siem Industries S.A., azionista di riferimento di Subsea7, volto a definire, tra l’altro, “il proprio impegno a fornire ogni supporto all’operazione, nonché i principi che regoleranno la governance della società incorporante Saipem nell’ambito di un patto parasociale che sarà sottoscritto tra le tre parti”.
Grazie all’intesa tra le due società, nasce di fatto un “leader globale nel settore energy service”, un Market Leader globale nel settore Subsea ed E&C Offshore, che ne migliora il profilo competitivo grazie a sinergie operative (senza ricadute occupazionali negative) e ne rafforza la struttura patrimoniale.
Ecco tutti i dettagli.
FUSIONE 50-50 TRA SAIPEM E SUBSEA7
La fusione, che sarà strutturata come una fusione tra pari (merger of equals) con un rapporto di concambio fisso 50-50, vedrà Saipem in qualità di società incorporante mantenere la sede sociale e il mercato di quotazione in Italia, oltre a risultare quotata in Norvegia all’esito della fusione.
In virtù dei principi di governance definiti nel memorandum of understanding, Eni, CDP Equity e Siem Industries, che rappresenteranno insieme circa il 29% del capitale sociale (rispettivamente Siem 11,8%, Eni 10,6% e CDP Equity 6,4%), costituiranno un nucleo stabile di soci di riferimento che nominerà la maggioranza del consiglio di amministrazione. Eni e CDP Equity modificheranno il patto parasociale vigente per disciplinare le modalità di esercizio dei diritti che spetteranno loro congiuntamente ai sensi del patto parasociale concordato con Siem. L’operazione sarà strutturata in modo tale da non incorrere in obblighi di OPA. E sarà completata nella seconda metà del 2026.
Gli azionisti di Subsea7 riceveranno 6,688 azioni di Saipem per ogni azione Subsea7 detenuta. Subsea7 distribuirà un dividendo straordinario di 450 milioni di euro immediatamente prima del perfezionamento dell’operazione e si prevedono sinergie annuali pari a 300 milioni di euro dal terzo anno post-fusione. Saipem infine avrà azioni quotate sia sulla borsa di Milano che su quella di Oslo.
TUTTI I NUMERI DI SAIPEM7
La nuova entità sarà ridenominata Saipem7 e avrà un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi di euro, ricavi per circa 20 miliardi di euro e un Ebitda da oltre 2 miliardi. Senza dimenticare gli oltre 45 mila dipendenti, di cui 9000 ingegneri e project manager.
LA FRASE DEL MINISTRO GIORGETTI
“Un perfetto esempio di come il pubblico può valorizzare operazioni industriali imponenti. Con questa fusione, infatti, si costruisce un colosso mondiale ma con sede in Italia, a Milano”, ha commentato il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti (Lega).
LE PAROLE DI DESCALZI (ENI)
Soddisfatto l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi: “Con questa operazione creiamo un leader globale di grande valore industriale e tecnologico. Saipem nel corso degli ultimi anni ha compiuto un percorso di continuo miglioramento delle performance operative e finanziarie che l’ha portata in una posizione di eccellenza tale da potere essere protagonista di questa trasformazione significativa: un grande risultato che valorizza pienamente il sostegno che abbiamo fornito nel nostro ruolo di azionisti”.
IL COMMENTO DI SCANNAPIECO (CDP)
Dello stesso tenore le dichiarazioni dell’Amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco: “Assieme a Eni abbiamo lavorato in sintonia e con successo al perfezionamento di una grande operazione industriale. L’unione delle attività di Saipem e Subsea7 rappresenta un significativo rafforzamento di aziende ad alta tecnologia e affermate nei mercati di riferimento e che da oggi, sfruttando la loro complementarietà, danno vita a una realtà destinata a diventare leader mondiale nel settore”.
PERCHÉ LA FUSIONE TRA SAIPEM E SUBSEA7 È IMPORTANTE
La fusione tra Saipem e Subsea7 è particolarmente importante grazie al fatto che le due aziende presentano un’elevata complementarità geografica e a livello di clientela: la loro combinazione potrà migliorare l’offerta di prodotti e servizi e ottimizzare l’utilizzo della flotta. In questo modo, la società risultante dalla fusione avrà una migliore capacità di cogliere le opportunità strategiche e commerciali derivanti dall’evoluzione del mercato oil&gas e dai cambiamenti legati alla transizione energetica. Eni e CDP Equity vedranno così valorizzata la loro partecipazione in Saipem, apportando benefici anche ai loro azionisti, e lavoreranno con Siem Industries e le società partecipanti alla fusione per assicurare il completamento con successo dell’operazione nei termini annunciati.
ALESSANDRO PULITI SARÀ L’AD DELLA COMBINATED COMPANY MENTRE JOHN EVANS SARÀ IL NUMERO UNO DELLA SOCIETÀ CHE GESTIRÀ L’OFFSHORE
I tre azionisti hanno anche sottoscritto un accordo separato che prevede la designazione da parte di Siem Industries per il presidente del CdA della combinated company e a Cdp Equity ed Eni per l’amministratore delegato. Per il momento sarà Alessandro Puliti l’ad della combinated company mentre John Evans sarà il numero uno della società che gestirà l’offshore.