Puppo: “Alcaraz ha dei fantasmi contro certi giocatori. Prime partite difficili per Sinner”

Dario Puppo, in compagnia di Massimiliano Ambesi e Guido Monaco, è stato come sempre protagonista dell’attuale versione giornaliera di TennisMania, il programma in diretta sul canale YouTube di OA Sport. Temi tutti legati a Madrid e ad Alcaraz, il cui nome è stato fatto esplodere in un certo senso dalla serie Netflix. In relazione alle […]

Apr 28, 2025 - 08:24
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Puppo: “Alcaraz ha dei fantasmi contro certi giocatori. Prime partite difficili per Sinner”

Dario Puppo, in compagnia di Massimiliano Ambesi e Guido Monaco, è stato come sempre protagonista dell’attuale versione giornaliera di TennisMania, il programma in diretta sul canale YouTube di OA Sport. Temi tutti legati a Madrid e ad Alcaraz, il cui nome è stato fatto esplodere in un certo senso dalla serie Netflix.

In relazione alle dichiarazioni di Wawrinka su Sinner, evidentemente ricche di scarsa conoscenza della materia: “La sensazione sempre più rilevante, ogni volta che esce fuori questo genere di dichiarazioni, è che c’è una quota di giocatori stupidotta, e sono gentile“.

Circa soprattutto Djokovic: “Federer sta considerando di tornare ad allenarsi 2-3 volte a settimana perché vorrebbe tornare a giocare a tennis facendo esibizioni. Al di là di che Djokovic in molte situazioni si comporta senza pensare a nulla, alle conseguenze, nel momento in cui si dice ‘sputa tutto’ non c’erano le premesse perché fosse pronto per la terra. Vediamo se lo sarà a Parigi, ma penso che anche lui ragioni sul fatto che andare a giocare a Roma non sarà semplice a ‘sto giro“.

Piccolo passaggio su Shelton: “Di Shelton mi è venuto in mente: le volte che lui o Fonseca fanno così, lo fa anche Alcaraz ma un po’ meno perché vince di meno, è molto fastidioso. Ma va bene: è giusto ci siano caratteri diversi. Questi giocatori rappresentano un modo di giocare a tennis diverso, va bene, ci vuole“. Anche Fonseca finisce per meritarsi un focus: “Tommy Paul è stato super intelligente. A fine primo set ha usato il rovescio giocando 100% di palle sul rovescio di Fonseca, che anche nel secondo set non riusciva a utilizzare il dritto“.

Analisi, poi, del tabellone della parte dei due azzurri principali (in attesa del ritorno di Sinner): “A proposito dei tabelloni, Musetti e Berrettini sono cascati negli spicchi con avversari un po’ più forti. Lorenzo ha dato belle sensazioni, ma vorrei dire di Arnaldi: ho trovato interessante il fatto che abbia spiegato, senz’aver mai giocato sul centrale di Madrid o palleggiato con Djokovic, il carico di tensione che poteva avere per doversi abituare alle circostanze. Secondo me questi elementi ci fanno pensare che possa essere una partita in grado di metterlo nella direzione giusta. Il servizio, nei momenti migliori, poteva incidere, ma per lui è un fatto di vivere partita e contesto nel modo giusto. Troppo spesso esagerava nel sottolineare i punti spettacolari“.

Poi ecco l’analisi che è un po’ la seconda copertina di oggi, quella sui 1000 e il loro sforzo: “Rune? Non pensavo finisse in quella maniera. Da quando Sinner ha iniziato la sospensione 16 giocatori diversi su 16 tornei hanno vinto. Cos’hanno fatto dopo aver vinto? Togliendo Brooksby, che ha vinto a Houston partendo dalle qualificazioni e non si è più ripresentato per ragioni di classifica o scelte sue, gli altri 15: Zverev dopo Monaco ha vinto il primo turno, Rune ha perso. Sono 9 i giocatori, su 15, che hanno perso al primo turno. La regola Tommasi, anche se non tutti hanno giocato la settimana immediatamente successiva… 9/15 a me fa pensare che adesso, a 4 settimane dal Roland Garros, non abbiamo elementi per dire chi sia il favorito. Bisogna aspettare parecchie indicazioni. Il ragionamento non riguarda solo la terra: con i ritiri, tutta una serie di cose, questo Madrid non ci darà indicazioni in più. Forse Roma sì. Vedo gli italiani, dato per scontato che Sinner possa tornare a un buon livello, anche se lui stesso ha detto che le prime partite sono molto difficili, possano fare un buon torneo a Roma. Qui Musetti ha beccato Tsitsipas col coltello tra i denti“.

Inizia quindi il discorso legato alla serie Netflix sul principale rivale sportivo di Sinner: “Alcaraz se era ‘a mò’ di Nadal sulla terra vedevamo quella serie in tutta un’altra maniera. Bautista Agut ha rilasciato dichiarazioni pesanti, e anche questo è un elemento in più. Il problema della serie tv è come possano andare i rapporti con quelli della sua squadra. Questa situazione produrrà per forza il fatto di prendere delle decisioni“.

Analisi più dettagliata: “Probabilmente hanno fatto tutti quei contenuti un anno fa, poi le cose sono cambiate. Non mi è piaciuto come l’hanno concepita. Intanto l’Australian Open l’aveva saltato e stavolta è uscito ai quarti. Ha giocato una gran Laver Cup, che però conta il giusto, ma dopo Wimbledon abbiamo dovuto attendere Montecarlo perché vincesse un grande titolo. Noi abbiamo sottovalutato davvero quello che è successo dopo la finale olimpica. E cambia il fatto che Sinner è stato fuori. Abbiamo capito dalle parole di Alcaraz che lui non vuole avere addosso questa pressione di ritornare numero 1 o cose così. Lui a Indian Wells aveva detto che non si sentiva bene fin dalla mattina. Non dimentichiamo nemmeno come perde il quarto con Djokovic agli Australian Open. Alla fine è successa la stessa situazione, con Djokovic al meglio nella finale dei Giochi. Poi sentiamo come Rune ha pensato di battere Alcaraz a Barcellona: perché ha visto quella partita. Per Alcaraz contro alcuni avversari spuntano i fantasmi anche senza vedere Sinner in giro. Ricordo il discorso per cui quando Alcaraz ha vinto i primi Slam, il primo Wimbledon lo vince con Djokovic che poteva essere avanti 2-0. Ci sono anche le circostanze, vedi Sinner agli US Open 2022. Io ricordo di più: la semifinale al Roland Garros quando gli vengono i crampi, la finale di Cincinnati che Alcaraz pensava di perdere, e la finale ai Giochi in cui tutti e due giocavano a un livello pazzesco. Queste partite con Djokovic le gioca dal 2023. E con Melbourne sono quattro. Altro momento difficile la Davis, quando gioca il doppio con Granollers. Dopo aver visto la serie tv ammiro molto di più Alcaraz perché non credevo questa situazione fosse così forte. Per questo mi son permesso di dire che se senti queste cose che sentono tutti, una reazione ci dev’essere“.

Chiusura su uno dei nomi più in vista per il futuro: “Di Cinà mi piace molto l’atteggiamento, il dritto sposta. Però direi di stare calmi, dire che Sinner abbia bisogno del rovescio lungolinea di Cinà per rimanere in eterno là dov’è, anche no. Il problema del tennis è: anche se hai un ragazzino che parte molto bene, i genitori hanno disponibilità economiche, forse non ascoltando i consigli dei maestri tu ti metti a investire tanto, se hai tutto quel che serve, puoi arrivare a 14-15-16 anni, anche 18, e non hai assolutamente la sicurezza che tutto quello che ha messo il ragazzino con la famiglia, il tempo dei genitori, basti. Io dico che Cinà ha però il contesto perfetto e sarebbe strano che non arrivasse a essere un giocatore. Cinà ha anche le qualità per crescere ancora“.

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