Pubblicità, il Boom del Search advertising cambia le carte
Il Mercato pubblicitario arriva a valere 11,5 miliardi di euro. Con un incremento di poco inferiore al 5% nell’ultimo anno che include investimenti in vari settori come TV, stampa, radio, internet e pubblicità esterna. Il segmento dominante continua a essere il digitale, che rappresenta ormai quasi il 60% del valore totale, con una crescita costante […] L'articolo Pubblicità, il Boom del Search advertising cambia le carte proviene da ilBollettino.

Il Mercato pubblicitario arriva a valere 11,5 miliardi di euro. Con un incremento di poco inferiore al 5% nell’ultimo anno che include investimenti in vari settori come TV, stampa, radio, internet e pubblicità esterna.
Il segmento dominante continua a essere il digitale, che rappresenta ormai quasi il 60% del valore totale, con una crescita costante anche per formati come video e social media advertising. Per il 2025 si prevede un ulteriore sviluppo, anche se più moderato, con un valore stimato di 11,8 miliardi di euro.
A livello globale, inoltre, con una spesa pubblicitaria che ha superato per la prima volta i 1.000 miliardi di dollari nel 2024 e quest’anno promette un +11%, il settore si trova di fronte a opportunità e sfide importanti.

Uno dei trend più rilevanti è l’ascesa del search advertising. «È una forma di pubblicità online in cui gli inserzionisti pagano per visualizzare annunci nei risultati dei motori di ricerca. Questi annunci appaiono generalmente in cima o accanto ai risultati di ricerca organici quando gli utenti cercano parole chiave specifiche», dice Alessandro Tavallini. È Media Sales Director di Grandi Stazioni Retail. E co-autore del libro Vendere pubblicità, un mestiere meraviglioso, pubblicato da Fausto Lupetti Editore.
È il modello di business di molti colossi tecnologici: da sole, Google, Meta, Amazon e la cinese TikTok detengono il 46% del totale Mercato ADV, contro il 16% di dieci anni fa.
Le tre Big-tech americane continuano a investire molto in pubblicità, a fronte di performance in Borsa a dir poco altalenanti. Da inizio 2025 a metà marzo, ad esempio, mentre Meta ha galleggiato attorno al +1% di performance, quelle di Google e Amazon sono scese anche oltre il -10% (anche se il bilancio nell’ultimo triennio resta positivo a doppia cifra).
Sempre le analisi di settore stimano che quest’anno verranno spesi oltre 220 miliardi di dollari in pubblicità search a livello globale (Fonte: WARC, The Future of Media 2025). Con Google che da sola deterrà più dell’80% del Mercato.
«Alcuni trend indicano la strada verso il futuro. Ci sono tendenze in atto che influenzeranno le strategie di media planning, gli investimenti pubblicitari e l’intero ecosistema mediatico. La sfida è combinare in modo intelligente i diversi canali, adattando le strategie alle specificità di ogni brand e contesto. La qualità del mezzo, la copertura e il costo sono determinanti per il mix ideale».
Con la crescita di canali come i social media, i podcast e il gaming, emergono anche nuove tattiche di costruzione del brand. Gli inserzionisti stanno adattando le campagne a piattaforme dove l’attenzione è più fugace, richiedendo esposizioni ripetute e coordinate per ottenere risultati significativi.
«Le campagne dovranno essere ottimizzate in base agli algoritmi che regolano piattaforme come motori di ricerca e Social network. Ciò implica l’adozione di nuovi metodi di gestione e un impiego all’intelligenza artificiale (AI) nell’automatizzare alcuni processi». ©
Articolo tratto dal numero dell’1 aprile 2025 de Il Bollettino. Abbonati!