Il cicloturismo in Italia cresce e vale 5,5 miliardi. Il boom dei Millennial
Piace sempre di più viaggiare in bicicletta su e giù per l'Italia, alla scoperta di itinerari green. Il cicloturista è un turista che spende quasi 40 euro in più al giorno di quello classico

Da fenomeno di nicchia a voce strutturata dell’economia turistica: il cicloturismo in Italia continua a crescere. Secondo l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio, nel 2023 si sono registrate oltre 56 milioni di presenze cicloturistiche, pari al 6,7% del totale nazionale.
Il Rapporto “Viaggiare con la bici 2024”, realizzato da ISNART e Legambiente, con il contributo di Bikenomist, e presentato al Forum del Cicloturismo nell’ambito della Fiera del Cicloturismo di Bologna, restituisce un dato chiarissimo: un aumento persino rispetto al 2019, anno record del turismo italiano, che si era fermato a 54 milioni.
Il testo descrive il cicloturismo come una “rivoluzione gentile ma disordinata”: gentile perché lenta e sostenibile, disordinata perché ancora in cerca di una cultura turistica integrata e coerente, ma con un grandissimo potenziale.
Chi è il cicloturista tipo
Il profilo del cicloturista emerso dal rapporto è ben delineato: prevalentemente Millennial (47%), con istruzione medio-alta, occupato (86%) e con reddito medio o medio-alto. Viaggia spesso in coppia (41%), con famiglia (26,7%) o amici (17%). E naturalmente ricerca la sostenibilità e la valorizzazione dell’ambiente.
Ciò che lo spinge a girare e viaggiare in bicicletta sono soprattutto la possibilità di scoprire da vicino e in maniera autentica il patrimonio culturale e monumentale (37%), la natura e il paesaggio (36,4%), assaporare con calma le tante specialità enogastronomiche (24%) e godersi benessere e relax (8%), nonostante la pedalata.
Il mezzo più utilizzato per la vacanza in bici è la mountain bike (49%), segue – ma molto distaccata – la bici da corsa (24%), poi la city bike (15,4%) e infine la più recente e-bike (12%), la bicicletta elettrica, “manna dal cielo” che può sempre correre in aiuto chi fa più fatica.
A determinare la scelta per un percorso piuttosto che per un altro, ci sono diversi fattori che influenzano:
- manutenzione e qualità del percorso: 1 su 3;
- contesto naturale: 26,2%;
- novità e nuove ciclovie: 22,4%.
Per chi sceglie di viaggiare con la bici, le reti di esperti e appassionati e le varie community online sono essenziali (sono ad esempio nate da poco le bellissime “Vie del Bike“…). Il cicloturista è digitalmente evoluto. Il 60% utilizza il web per pianificare il viaggio, il 22% degli stranieri è un repeater, cioè disposto a tornare dopo un’esperienza positiva e il 60% lascia recensioni e consigli online.
Per informarsi su itinerari di turismo sostenibile usa soprattutto i canali social più famosi legati al turismo:
- TripAdvisor (42%);
- Facebook (33,2%);
- Instagram (22%)
L’impatto economico del cicloturismo
Ma quanto vale in Italia questo fenomeno? L’impatto economico del cicloturismo è sempre più rilevante. Il valore economico diretto è di oltre 5,5 miliardi di euro nel 2023, con una crescita sul 2022 del +35% e un incremento rispetto al 2019 addirittura del +19%.
Il cicloturista spende mediamente 95 euro al giorno, che diventano 104,5 euro per gli stranieri. Una cifra ben superiore ai 59,6 euro della media dei turisti in Italia.