Primo Ascolto 2 maggio: la Top 10 delle nuove uscite

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Mag 2, 2025 - 19:06
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Primo Ascolto 2 maggio: la Top 10 delle nuove uscite

Primo Ascolto; scopriamo la Top 10 delle nuove uscite musicali del 2 maggio secondo Stefano Brocks: ecco i brani da ascoltare subito!

Primo Ascolto 2 maggio: la Top 10 delle nuove uscite

10 – NOEMI – NON SONO IO (Columbia/Sony)

Firme di moda (Zanotti, La Cava, Zef) per un brano elettronico cantabile, in cui la voce graffiante della Rossa del nuovo pop viaggia lineare e chiara, pur senza caricando di virtuosismi in questo caso non richiesti. Si punta all’estate con un brano su amori estivi destinati non si sa se a finire o durare.

9 – ALEX WYSE – BATTICUORE (Artist First) 

Se il regolamento di Sanremo non fosse mutato, i due ex talent Settembre ed Alex Wyse avrebbero ottenuto ben più riscontri di classifica e vendite di tanti big. Alex lascia ora da parte le orchestrazioni ricche e le tentazioni brit del suo pezzone Rockstar e si butta sul ritmico di consumo, senza perdere in particolarità vocale. 

8 – AKA 7EVEN – NON X SOLDI (Columbia/Sony)

L’ex Amici riparte 4 anni dopo il suo primo disco, qui con un brano urban, lasciando da parte le tentazioni rock del brano di Sanremo 2022. Pezzo gradevole e curato, testo in cui lascia intendere le lezioni di vita di certi alti e bassi già conosciuti in carriera. Se l’ascolto non è frettoloso, sia arriva al finale strumentale, che non si toglie dalla testa.

7 – SHABOOZEY, MYLES SMITH – BLINK TWICE (Empire)

Atmostere western e canto da pub, dopo le rispettive hit dell’anno scorso, propongono esattamente il chorus irresistibile che ci si può aspettare da questi personaggi. 

6 – ANNA AND VULKAN – PERIODO PARTICOLARE (Columbia/Sony)

Non una band o un duo, ma una cantautrice solista da tenere assolutamente d’orecchio. Lanciata in apertura del concerto del Primo Maggio, il brano ha stesura e interpretazione raffinate, morbide e non banale, pur non cercando armonie o ritmiche particolarmente stravaganti. Un piacere d’ascolto, che si coniuga alla riflessione su testi che esplicano emotività e incertezza nei rapporti sociali. Già pronta per decollare. 

5 – MORGAN WALLEN, POST MALONE – I AIN’T COMIN’ BACK (Island/Universal)

Prosegue il sodalizio tra la star del country e il re urban del decennio, sfociando addirittura in un album insieme. Dopo la bomba “I had some help” dell’anno scorso, arriva questo singolo rilassato, gustabile tanto in viaggio quanto respirando aria primaverile in giardino. Leggera nella musica, disincantata nel testo che parla di una relazione cui è meglio non tornare. Ovviamente non come la loro relazione artistica, che si spera continui così.

4 – GIORGIO POI – LES JEUX SONT FAITS (Bomba Dischi/Columbia/Sony)

Sembra l’anno della consacrazione per il cantautore novarese di impronta indie, ammesso che indie sia un genere a sè stante. Pop di ottima fattura, con “ganci” memorizzabili e ottimi ascolti alle spalle, Battisti su tutti. La collaborazione con il leader dei francesi Phoenix pare non avere ispirato solo il titolo in lingua estera ma soprattutto un vestito sonoro di prim’ordine a un’ottima canzone. 

3 – FEDEZ – SCELTE STUPIDE (ft. Clara) – (Warner) 

L’amore come una trappola da cui scappare è un po’ il senso del brano che avvicina due artisti dalla medesima etichetta discografica, cercando il lancio definitivo della cantante e di non disperdere il ritrovato apprezzamento per il rapper, che ora non si infila più nel facile (da ascoltare, prima provate a scriverli) filone del tormentone estivo, ma in un brano urban pop elettronico serrato nel ritmo e soffuso nelle voci. 

2 – FULMINACCI – CASOMAI (Maciste/Warner)

Uno dei cantautori più interessanti e meno banali della sua generazione, un artista che non ha fretta di arrivare e non cerca stravaganze per mettersi in mostra. In questo caso indugia al tormentone, ma in un modo intelligente e autoironico. Può essere la chiave per conquistare tutti e per diventare accessibile senza snaturarsi. Allegria e freschezza di una hit, a patto che non si voglia il sopravvento dell’immagine e del sound sulla scrittura. 

1 – MAROON 5 – PRICELESS (ft. Lisa) – (Emi/Universal) 

Per riproporsi all’attenzione dopo lunga assenza, Adam Levine e soci cedono alla collaborazione con la star del K-Pop, il che non guasta pensando a nuove generazioni che potrebbero non conoscerlo, ma non guasta nemmeno a livello musicale, con un tocco di raffinato rnb e squisiti accordi minori e diminuiti ad avvolgerci nell’ascolto. Magia ed eleganza, uniti a popolarità ed orecchiabilità. Ne avevamo bisogno. 

Fuori dai migliori dieci, ma degni di menzione:

LORDE – WHAT WAS THAT (Emi/Universal)

La brava e sempre originale artista neozelandese torna con un brano che cresce gradualmente, passando dalla tensione all’energia, pur senza esplodere mai come promette. Sono passati 12 anni da “Royal” e da un album strepitoso, 4 e 8 dalle altre pubblicazioni, in cui l’artista non si è mai ripetuta: né nei contenuti, né purtroppo nel successo.

EMIS KILLA – IN AUTO ALLE 6:00 (ft. Lazza) – (Epic/Sony)

Dopo il ritiro da Sanremo, il singolo che avrebbe dovuto consolidare la popolarità del rapper dall’ormai lunga carriera, qui con nomi da garanzia come i producer Takagi & Ketra e il collega Lazza. Storia di amori tossici da dimenticare, per un brano malinconico e dai beat minimalisti. 

BARBRA STREISAND – THE FIRST TIME EVER I SAW YOUR FACE (Columbia/Sony)

Più o meno ogni dieci anni la leggendaria voce americana rilancia rinnovando il repertorio: era già in rinnovamento ai tempi del sodalizio con Barry Gibb, 45 anni fa, per cui difficile stabilire se la necessità fosse per precocità o per anticipata anzianità. Questa volta però il rinnovamento è solo nelle voci con cui duetta nel nuovo album, tante della nuova generazione, che non nel repertorio, che anzi viene ben più invecchiato degli originali, come questo classico di Roberta Flack di 53 anni fa, omaggiando (con troppi violini) anche una fuoriclasse recentemente scomparsa. 


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