Prezzo di Bitcoin: ipotesi aumento del 50%
Potrebbe riverificarsi un pattern storico che in passato ha prodotto aumenti significativi del valore di BTC.


Circola un’ipotesi riguardante l’andamento del prezzo di Bitcoin nei prossimi mesi che prevede un incremento del 50%.
Tale ipotesi è basata sull’analisi del trend storico, ed in particolare sul ripetersi di un pattern che in passato ha portato per l’appunto ad aumenti del 50%.
Qualora tale pattern si ripetesse anche quest’anno, il prezzo di BTC potrebbe essere diretto verso i 150.000$.
Il pattern storico del prezzo di Bitcoin
La chiave per individuare questo pattern è la contemporaneità di tre eventi che si verificano negli USA: una bassa leva finanziaria, vendite al dettaglio maggiori del previsto, e segnali aggressivi da parte della banca centrale sulla politica monetaria.
Si tratta di dati che riguardano l’economia e la finanza degli USA, e che sono legati a parametri come l’inflazione dei prezzi, i tassi di interesse, ed il livello di leva finanziaria sui mercati speculativi.
In passato si contano almeno tre situazioni simili, una a luglio 2021, una seconda all’inizio del 2023, e l’ultima all’inizio del 2024, e tutte le volte questa situazione ha portato ad aumenti del prezzo di Bitcoin superiori al 50%.
A luglio del 2021 iniziò una risalita che fu pari al 76%, mentre all’inizio del 2023 fu di poco superiore al 50%. Ad inizio del 2024 fu addirittura superiore all’80%.
Il passato si verificherà di nuovo?
A luglio 2021 il tasso di finanziamento annualizzato di Bitcoin era bassissimo (quasi 0%), con dati sulle vendite al dettaglio negli USA migliori del previsto. Inoltre un discorso del presidente della Fed al simposio economico di Jackson Hole, ad agosto, indusse i mercati a ritenere possibile una riduzione del QE.
Quindi si verificarono entrambe le condizioni di cui sopra. Il prezzo di Bitcoin da luglio a settembre fece registrare un forte aumento, creando questo pattern.
Anche a gennaio del 2023 il tasso di finanziamento annualizzato di Bitcoin era basso, anche se ben superiore allo 0%. Inoltre i dati sulle vendite al dettaglio negli USA furono migliori del previsto, ed il presidente della Fed suggerì una politica monetaria più restrittiva per contrastare l’inflazione, durante un discorso alla Sveriges Riksbank.
Anche in questo caso si verificarono tutte e tre le condizioni tipiche di questo pattern, ed il prezzo di BTC finì per aumentare in modo significativo.
Infine a gennaio 2024 il tasso di finanziamento annualizzato dei future perpetui era basso (4%), ed i dati sulle vendite al dettaglio negli USA superarono le aspettative dei mercati. Inoltre il presidente della Fed rivelò che la banca centrale non avrebbe tagliato i tassi di interesse mantenendo così la politica monetaria restrittiva.
La situazione attuale
Attualmente il tasso di finanziamento annualizzato dei future perpetui su Bitcoin è in linea con quello di gennaio 2024, se non ancora più basso.
Inoltre a marzo le vendite mensili al dettaglio negli USA si sono rilevate leggermente superiori alle attese, ma molto superiori alla media dei dodici mesi precedenti. Va però sottolineato che questo singolo dato di marzo è stato condizionato dall’entrata in vigore dei dazi, che ha portato molti statunitensi a concentrare a marzo acquisti che aveva previsto di fare nei mesi successivi. Infatti si prevede che ad aprile ci sarà un netto calo, ma proprio questa previsione così pessimistica potrebbe portare a risultati reali migliori delle attese.
Il vero problema è la politica monetaria della Fed, perchè per il verificarsi del pattern di cui sopra occorrerebbero dei segnali negativi in tal senso.
Invece i mercati ormai stanno già ampiamente scontando che la Federal Reserve a maggio non tagli i tassi, anche se inizia ad esserci consenso attorno ad un ipotetico taglio a giugno.
Pertanto sembra difficile che i mercati possano essere stupiti a brevi da segnali più negativi di quelli previsti, anche perchè in questo momento sembra assurdo immaginare che la Fed possa aumentare i tassi a maggio.
Tuttavia nel caso in cui durante la conferenza stampa del 7 maggio Powell dovesse far capire che non intendono tagliare i tassi a giugno, come invece previsto del mercato, si potrebbe verificare anche la terza condizione.
La previsione sul prezzo di Bitcoin
A dire il vero non è comunque affatto detto che se si verificassero di nuovo tutte e tre le condizioni di questo pattern il prezzo di BTC debba per forza salire molto.
Infatti l’andamento del prezzo di Bitcoin in realtà non dipende da quelle tre condizioni, ed in genere sul medio/lungo termine tende invece a seguire in modo inverso l’andamento del Dollar Index (DXY).
Tuttavia rimane assolutamente possibile che sul medio-breve periodo le cose vadano proprio così, anche perchè proprio grazie ad un DXY particolarmente basso nelle ultime settimane BTC ha dato chiari segni di una notevole forza, interrompendo il calo iniziato a febbraio.
Probabilmente l’eventuale verificarsi del pattern in oggetto in questo periodo potrebbe fungere da innesco di un rimbalzo provocato in realtà da un dollaro particolarmente debole, soprattutto qualora tale debolezza dovesse intensificarsi nel corso ad esempio del mese di maggio.