Prato, una giornata nel segno dell'inclusione all'Istituto Gramsci-Keynes

Tanti i laboratori peoposti ai ragazzi per unirli nel rispetto delle diverse culture del mondo

Feb 22, 2025 - 16:52
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Prato, una giornata nel segno dell'inclusione all'Istituto Gramsci-Keynes

Prato, 22 febbraio 2025 - Una giornata speciale tra i banchi di scuola, per apprendere e toccare con mano la mondialità nel segno dell'intercultura e dell’inclusione, una delle materie più importanti per costruire un mondo di rispetto e di pace. È quella che si è tenuta all'Istituto Gramsci-Keynes di Prato. Un’iniziativa davvero meritevole, che coinvolge e lascia gli studenti entusiasti. Un progetto che, come ci spiega la professoressa Mascia Cirocco, vicepreside dell'istituto, si ripete con successo da tre anni.

Professoressa Cirocco, come nasce questo progetto?

“La nostra è una scuola che accoglie molti studenti stranieri e che da anni lavora molto per accoglierli, con corsi di italiano ad esempio. Alcuni docenti insieme alla collega Stefania Cara, referente intercultura dell'istituto, hanno pensato a questo progetto. La proposta è stata quindi avanzata al dirigente Stefano Pollini che l’ha accolta favorevolmente. Questo progetto è una particolarità della nostra scuola, che si ripete da tre anni con successo. Di solito la organizziamo ai primi di febbraio. Quest’anno invece abbiamo deciso di tenerla nella Giornata della lingua madre. La settimana scorsa ci è arrivata una circolare ministeriale che incitava a valorizzare questa giornata, e per noi è stata una conferma del fatto che dal Ministero questo tipo di attività vengono apprezzate”.

Quanti e quali laboratori avete organizzato?

“Molti e di vari tipi. Abbiamo coinvolto diversi protagonisti cittadini che ci hanno dato la loro disponibilità e sono venuti da noi a tenere delle lezioni-laboratorio gratuitamente. Sostanzialmente è una giornata dove ai ragazzi, invece che fare normale lezione, proponiamo una serie di laboratori a cui lavoriamo da settembre. Tra i tanti abbiamo tenuto anche il ‘pranzo dei popoli’ dedicato alla fame nel mondo, dove i ragazzi hanno simulato e potuto toccare con mano quella che è la situazione mondale. In pratica è stata assegnata a sorte a ciascuno di loro l'appartenenza una classe sociale, e considerando che la percentuale mondiale della ricchezza mondiale è dell’1 per cento, 2 ragazzi tra i 20 hanno potuto mangiare da ricchi, in una una sala apparecchiata con calici di vetro e tutto il resto. C’era chi, per estrazione, ha rappresentato la classe media e dunque mangiato in una situazione normale, mentre coloro che rappresentavano la povertà e la fame del mondo hanno mangiato riso e patate seduti per terra”.

Quali altre esperienze hanno potuto fare i ragazzi?

“Delle signore hanno insegnato ai nostri alunni a fare l’uncinetto, hanno realizzato lavori che verranno poi esposti. Ci sono stati laboratori di danze albanesi e africane, un coro che insegnava a cantare canzoni tipiche africane. La Scuola Anna Magnani ha tenuto una lezione legata al cinema e alla sceneggiatura. Un nostro collega ha fatto un laboratorio legato alla sopravvivenza in un bosco. Alcuni ragazzi sono stati loro stessi protagonisti dei laboratori, ad esempio sul cibo cinese o la cultura del tè. I ragazzi hanno avuto anche un 'docente' molto singolare: Romeo Stella, commerciante di fumetti di Prato (titolare del negozio Book Seller) che ha tenuto una lezione legata alla fumettistica, spiegando loro differenze ed evoluzione dal fumetto classico (come Topolino) ai manga”.

I ragazzi come rispondono a questa giornata?

“Da parte dei ragazzi c’è un riscontro molto positivo, basti pensare che rinunciano alla loro assemblea mensile per fare questa giornata, che risulta loro come attività didattica di educazione civica. Gli studenti di quinta hanno anche realizzato un reportage, con interviste agli stessi ragazzi. La risposta degli studenti è molto positiva a questa giornata improntata allo svago ma soprattutto alla sensibilizzazione, all’inclusione, all’interculturalità e alla mondialità”.